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Ristoword: CONCORSO #CUCINOIN40ENA, UNA RICETTA AL GIORNO

La Redazione • 16 giugno 2020

 Partecipa anche tu alla gara di solidarietà, acquista ora la tua copia ebook 

Da un'idea di Andrea Finocchiaro e Marcello Proietto di Silvestro per il coordinamento editoriale nasce il CONCORSO #CUCINOIN40ENA, UNA RICETTA AL GIORNO.
Ed è subito un successo editoriale che ha avuto tantissimi consensi non solo dagli addetti ai lavori.
Al progetto hanno collaborato come giurati in forma gratuita: lo chef Gregori Nalon, Angelo Sabatelli, Tano Simonato, Michele D’Agostino.
Ma tanti sono i validi professionisti che hanno preso parte a questo grande progetto: da Serena Surdo (per la prima revisione testi) a Maria Ausilia Boemi (comunicazione) da InForma (che ha curato gratuitamente l’impaginazione e la grafica della presente pubblicazione) a Giancarlo Marino MediaEtnaRisto (per la consulenza strategica e supporto informatico).
 I partners istituzionali AIGS, Disciples d’Auguste Escoffier Sicilia, AIC Sicilia, CSVE.
Il Parco Commerciale "Le Zagare" di San Giovanni la Punta www.parcolezagare.it (Catania) l’Istituto Omnicomprensivo Pestalozzi di Catania, www.pestalozzi.cc/ic che hanno creduto nel progetto sostenendolo economicamente. La pubblicazione è stata possibile grazie alla generosa donazione di InForma Agenzia Creativa Catania.

Grande impegno e collaborazione sono stati  dati da Alex Revelli Sorini e Susanna Cutini per la prefazione, Titti Dell’Erba, Anna Maria De Luca, Giuseppe Milazzo, Carmelo Sapienza, Alessio Valenti per l’abbinamento vini.
Gli autori delle ricette, in ordine di pubblicazione: Nicola Schilirò, Pietro Scalisi, Cosimo Milanese, Daniela Greco, Gianluca Mignemi, Piera Parisi, Alessandro Leonardi, Manuela Di Gregorio, Rosanna De Carlo, Ottaviano Zizzi, Natale Spolverino, Silvana Felicetta Colucci, Raffaele Satriano, Leonardo Massaro, Rosario Leonardi, Roberto Trimarchi, Alessandro Maccarrone, Francesco Milazzo, Enza Arena, Giovanni Montemaggiore, Luca Giannone, Gianluca Interrante, Anna Martano, Sergio Filippini.
Si ricordano i vincitori che hanno partecipato al contest: Maria Letizia Spolverino, Antonio Franco Intelisano, Gina Schilirò, Federica Guglielmino, Sebastiano Leo, Claudio Cavadi, Nicola Macchiarella, Vincenzo Contini, Carlo D’Amato, Mariangela Celona, Antonio Muratore, Gianluca Cavallo.

Tutto il ricavato andrà in donazione all’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania per l’emergenza Covid 19. 

https://www.amazon.it/Cucinoin40ena-una-ricetta-giorno-sopravvivenza-ebook/dp/B089P4395G/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=ristoworld+italy&qid=1591978467&s=digital-text&sr=1-1&fbclid=IwAR0BeoyBBr6YI0PDjnm1DSI41scfJ2EWCpT66FPgrqsa8Ri-QMschH5Xt

Autore: La Redazione 5 aprile 2025
Con l'avvicinarsi dell'inaugurazione di Vinitaly, la fiera internazionale dedicata al vino, cresce la preoccupazione tra i produttori italiani. "Stiamo attraversando un periodo complicato", affermano molti imprenditori, che si trovano a fronteggiare non solo le sfide del mercato interno, ma anche le nuove politiche doganali che impongono dazi pesanti sulle esportazioni. Questi dazi, introdotti in risposta a tensioni commerciali globali, rischiano di compromettere la competitività del vino italiano, un settore che rappresenta un simbolo della nostra cultura e un'importante fonte di reddito. Gli imprenditori temono che tali misure possano ridurre le vendite all'estero, danneggiando un patrimonio che è frutto di anni di passione e tradizione. La Gazzetta del Food sarà presente a Vinitaly per documentare le reazioni e le strategie dei produttori, dando voce a chi vive quotidianamente le difficoltà e le opportunità di un settore in continua evoluzione. Mentre ci prepariamo a celebrare l'eccellenza del vino italiano, è fondamentale non dimenticare le sfide che i nostri viticoltori devono affrontare. La fiera sarà non solo un momento di festa, ma anche un'importante occasione di confronto e riflessione.
Autore: La Redazione 5 aprile 2025
Il 6 aprile si celebra il Carbonara Day, una giornata dedicata a uno dei piatti più emblematici della cucina italiana: la carbonara. Questo piatto, originario del Lazio, è amato da milioni di persone in tutto il mondo e rappresenta un simbolo della cultura gastronomica italiana. Tuttavia, ogni anno, la celebrazione di questo giorno non è priva di polemiche. Le controversie nascono principalmente dagli ingredienti. La ricetta tradizionale prevede solo guanciale, pecorino romano, tuorlo d'uova e pepe nero. Ma, con il passare del tempo, molte varianti sono emerse, utilizzando pancetta, panna e addirittura ingredienti insoliti come funghi o zucchine. Questo ha scatenato un acceso dibattito tra i puristi, che difendono la ricetta originale, e coloro che si divertono a reinterpretarla. Inoltre, il Carbonara Day è anche un'opportunità per promuovere la solidarietà. Molti ristoranti e chef partecipano all'iniziativa, donando parte dei proventi delle loro carbonare a cause benefiche. Questo aspetto unisce la passione per la buona cucina a un gesto di altruismo, ma non mancano critiche da parte di chi sostiene che l'atto di celebrare un piatto tradizionale dovrebbe essere fatto senza secondi fini commerciali. In conclusione, mentre ci godiamo un piatto di carbonara, è importante ricordare le sue radici e le diverse interpretazioni che ne sono derivate. Che siate sostenitori della ricetta classica o amanti delle varianti, il Carbonara Day rappresenta un momento di riflessione e celebrazione della nostra cultura culinaria, ma anche un'occasione per confrontarci su ciò che significa realmente "italiano". Foto Web
Autore: Teresa De Petro 5 aprile 2025
La messa a dimora di nuovi alberi in Puglia che dispone di appena 10 metri quadrati in media di verde urbano per abitante è fondamentale per affrontare l’emergenza climatica, fra ondate di calore, desertificazione e alluvioni e per rompere l’assedio dello smog nelle città. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in riferimento all’incontro a Bari degli ambasciatori del patto europeo per il clima, promosso dalla Dg Clima della Commissione europea, Alleanza per il clima Italia, il Comune di Bari ed EuCliPa.it. Nelle città capoluogo, dove si oscilla dai 9,2 metri quadri pro capite di verde di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, sono stati censiti quasi 142mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi. Differente la disponibilità di alberi per abitante, dove la classifica si inverta con Bari che conta solo 9 alberi per 100 abitanti, Taranto quasi 11, Foggia 14 e Andria 15 ogni 100 abitanti, con Barletta, Lecce e Brindisi che offrono oltre 20 alberi ogni 100 abitanti. Con i cambiamenti climatici in atto – evidenzia Coldiretti Puglia – è strategica la presenza e la gestione del verde tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro desertificazione e siccità. Gli alberi infatti – continua Coldiretti - rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza. Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano nelle città. Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima. Un danno economico ed occupazionale rilevante – continua Coldiretti Puglia – ma che colpisce anche l’ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10. Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento. Il verde è importante perché migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Tra le specie tipiche e autoctone di alberi e arbusti antismog ci sono – conclude la Coldiretti regionale – la farnia, il leccio, il carpino bianco, l’acero campestre, il tiglio, il frassino maggiore, il pioppo, mentre tra gli arbusti la rosa canina, l’alloro, il ligustro, il corniolo, il biancospino, ma ci sono anche le piante aromatiche come timo, lavanda e rosmarino. Foto WEB
Autore: La Redazione 27 marzo 2025
Recentemente, il compartimento formazione della Nazionale Italiana Cuochi ha visto un incontro illuminante tra lo chef Domenico Di Bella e i giovani talenti dell'Istituto Alberghiero “Tre Croci” di Villa San Giovanni. Questa giornata ha rappresentato un'importante opportunità per i futuri chef, offrendo loro spunti e conoscenze preziose per avvicinarsi al mondo delle competizioni culinarie. Lo chef Di Bella, noto per la sua passione e dedizione alla cucina italiana, ha condiviso la sua vasta esperienza e il suo know-how con gli studenti. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, è un esempio di come la formazione professionale e l'impegno siano fondamentali per emergere nel settore gastronomico. Con il suo approccio pratico e diretto, ha saputo ispirare i giovani partecipanti, trasmettendo l'importanza di affinare le proprie tecniche e di affrontare le sfide con determinazione. Durante l'incontro, Di Bella ha enfatizzato l'importanza della formazione continua per i giovani chef. In un settore in continua evoluzione come quello della ristorazione, rimanere aggiornati sulle ultime tendenze, tecniche e ingredienti è cruciale. La competizione, sia a livello locale che internazionale, richiede non solo abilità culinarie ma anche creatività e capacità di innovare. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di porre domande, ricevere feedback sui loro progetti e apprendere da un professionista del calibro di Di Bella, un'esperienza che arricchisce il loro percorso formativo. La giornata è stata caratterizzata da dimostrazioni pratiche e discussioni stimolanti, creando un ambiente di apprendimento dinamico e interattivo. I giovani chef hanno potuto osservare da vicino le tecniche di preparazione e presentazione dei piatti, apprendendo l'importanza della qualità degli ingredienti e del rispetto per la tradizione culinaria italiana. In conclusione, l'incontro con Domenico Di Bella ha rappresentato un momento cruciale per gli studenti dell'Istituto Alberghiero “Tre Croci”, offrendo loro una visione chiara e motivante delle opportunità future nel mondo della cucina. La formazione è la chiave per sviluppare talenti e preparare i giovani chef ad affrontare le sfide del settore. Eventi come questo non solo arricchiscono il curriculum formativo degli studenti, ma fungono anche da ponte tra la teoria e la pratica, preparando la prossima generazione di professionisti a lasciare il loro segno nella gastronomia italiana e oltre.
Autore: Teresa De Petro 27 marzo 2025
Colazione sempre più ‘salata’ per i pugliesi costretti a pagare oltre il 40% in più già al risveglio, per l’impatto del caro prezzi dal caffè al latte intero, dal latte scremato al burro, con i prezzi del cibo che si infiammano per effetto delle tensioni internazionali sul commercio e sulle quotazioni, ma anche di fenomeni speculativi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della giornata nazionale del caffè espresso italiano, sulla base dei dati dell’Osservatorio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che conferma il trend in crescita dei prezzi negli ultimi quattro anni, con gli aumenti più marcati per il caffè tostato a livello nazionale che si sono verificati proprio a Bari (+32%) dal 2021 ad oggi. Ma analizzando i dati del 2022 messi a raffronto con le rilevazioni odierne del MIMIT di beni e servizi di largo consumo (quotazioni medie), la situazione è ancora più critica, con aumenti – spiega Coldiretti Puglia - nella città capoluogo di regione che vanno dal +46% del caffè al +26% del latte intero, dal +47% per il latte scremato fino a +57% per il burro. La situazione di difficoltà alimenta il rischio – sottolinea la Coldiretti regionali – che i consumatori facciano sempre più acquisti di cibo low cost nei discount alimentari, per la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Le famiglie – sottolinea la Coldiretti Puglia – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Ma con la diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi si cerca anche di fare più attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi. Dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul balcone, dalla lista della spesa per non farsi tentare dagli acquisti di impulso fino allo sguardo più attento alla data di scadenza secondo la Coldiretti sono solo alcune delle strategie adottate dagli italiani per salvare i bilanci familiari. Ma è uno scenario amaro anche per gli allevatori e le loro mucche da latte – spiega Coldiretti Puglia – con l’esplosione dei costi di produzione, per cui è sos nelle stalle per l’alimentazione degli animali, con la siccità che ha azzerato la produzione di foraggio, ma si è dimezzata anche la produzione di mais in Italia negli ultimi 20 anni a causa dei costi di produzione, dei cambiamenti climatici e delle importazioni dall’estero che espongono gli allevatori alle conseguenze delle tensioni internazionali. Il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri al Decreto legislativo di riforma delle accise, che ha mantenuto l’attuale regime per il carburante usato in agricoltura, è un atto importante per garantire la produzione alimentare e sostenere gli agricoltori colpiti dall’esplosione dei costi legati alle guerre e alla difficile situazione internazionale, evitando un aumento dei prezzi al consumo che si rifletterebbe sulla spesa delle famiglie. Per Coldiretti la misura approvata in CdM e concordata tra il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo accoglie le richieste della principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, proprio quando i prezzi del gasolio agricolo sono aumentati del 22% rispetto a prima della guerra in Ucraina, secondo un’analisi del Centro Studi Divulga, determinando i contemporanei incrementi degli altri fattori di produzione, per cui il provvedimento va a sostenere gli sforzi delle imprese agricole e della pesca di continuare a garantire gli approvvigionamenti alimentari in un momento delicato. Foto Google
Autore: Maria Giovanna Labruna 27 marzo 2025
Oggi, con il cuore colmo di orgoglio e passione, l a Nazionale Italiana Macellai, capitanata dal Presidente Francesco Camassa, si prepara a scrivere un capitolo storico nella tradizione culinaria italiana. La squadra, composta dai migliori macellai del paese, partirà per i Campionati Mondiali di Macelleria a Parigi, un evento prestigioso che celebra l'eccellenza gastronomica e la maestria artigianale. I Campionati Mondiali di Macelleria, che si svolgono ogni due anni, riuniscono i migliori professionisti del settore provenienti da tutto il mondo. La competizione non è solo un'opportunità per dimostrare abilità tecniche, ma è anche un palcoscenico per esaltare le tradizioni culinarie di ogni nazione. L'Italia, con la sua ricca storia gastronomica, ha sempre avuto un ruolo di primo piano in questo contesto. La macelleria italiana non è solo un mestiere, ma un'arte che richiede dedizione, conoscenza e rispetto per gli ingredienti. Sotto la guida esperta di Francesco Camassa, la Nazionale Macellai è pronta a sfidare i migliori del mondo. Ogni membro del team porta con sé una storia unica e una passione ineguagliabile. I coltelli affilati non sono solo strumenti di lavoro, ma estensioni delle loro mani, capaci di trasformare la carne in opere d’arte gastronomiche. Ogni taglio è un tributo alla tradizione e alla cultura culinaria italiana, un modo per onorare il passato mentre si guarda al futuro. La partecipazione a questo evento internazionale non è solo una competizione, ma un vero e proprio orgoglio nazionale. Rappresentare l'Italia a Parigi significa portare in scena la nostra identità culinaria, fatta di sapori autentici, tecniche raffinate e una passione che ci contraddistingue. La Nazionale Macellai non è solo un gruppo di professionisti, ma un ambasciatore della cultura gastronomica italiana, pronta a conquistare il palcoscenico mondiale. Con il sostegno di tutta la comunità italiana, la Nazionale Macellai è determinata a brillare ai Campionati Mondiali. Ogni sfida sarà affrontata con determinazione, e ogni successo sarà un passo verso la valorizzazione dell'arte della macelleria nel panorama culinario globale. L'Italia è pronta a dimostrare che la passione e la tradizione possono portare a risultati straordinari. In bocca al lupo alla Nazionale Italiana Macellai! Che la vostra avventura a Parigi sia un viaggio di successi e soddisfazioni, un trionfo dell'arte culinaria che continua a ispirare e unire le generazioni. Forza Italia! La Gazzetta del Food Live Foto Social Nazionale Iataliana Macellai
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