Presentato ieri 25 aprile un nuovo formato di pasta che celebra il territorio e le tradizioni venete.
In occasione della festa di San Marco, che viene celebrata il 25 aprile in memoria di San Marco evangelista, è stato lanciato nel mercato un nuovo formato di pasta, il leon venesian (leone veneziano in dialetto veneto), che riproduce il celebre Leone Marciano, la rappresentazione simbolica dell'evangelista San Marco raffigurato sotto forma di leone alato. Quel leone che trasmette maestà, potenza, saggezza, giustizia, pace e pietà religiosa.
“È dal 2020 che mi frulla in testa questa idea quando, in tempo di elezioni regionali, mi passava continuamente sotto gli occhi l’immagine del leone. Da lì ho avuto l’idea di trasformarlo in pasta con la volontà di trasmettere un messaggio di appartenenza al territorio e di riscatto contro questo virus”- spiega l'imprenditrice Cristina Andretta dell'azienda Visvita.
Il progetto ha coinvolto il Comune di San Martino di Lupari per il riconoscimento di Denominazione comunale d’origine, il pluripremiato chef cooking strategist Gregori Nalon, oggi Ambasciatore per la Difesa e Valorizzazione del Made in Italy nel Mondo, che ha ideato per l’occasione la ricetta Serenissima.
Soddisfatto lo chef Gregori Nalon che spiega che “Serenissima” è il nome che raggruppa Venezia nelle sue bellezze, culture e tradizioni. Città contaminata da moltissimi anni da tantissime culture, tradizioni, sapori ed ingredienti davvero unici e particolari che hanno reso Venezia una delle città con più ingredienti di vario genere, tra cui spezie, verdure, pesci, crostacei e anche particolari carni.
Ho utilizzato i piselli - spiega Nalon -, perché erano ingredienti principe donati ai Dogi dal popolo della terra ferma che portavano in omaggio i famosi “risi e bisi”.
I piselli piccoli, dolci sono primizie che si trovano per pochi giorni.
Il Baccalà mantecato, un’eccellenza assoluta Veneziana, forse il primo concetto di cucina Fusion tenendo conto che lo stoccafisso non è sicuramente un prodotto veneziano, ma che i veneziani hanno saputo rendere unico unendo poco olio, leggera cottura e una mantecatura particolare che lo rende una eccellenza a livello mondiale.
Le “Schie”, ovvero i gamberetti di laguna, piccoli, dolcissimi, delicati, presenti nella laguna Veneziana. Il nome “schia”significa “poco”, quindi gamberetto piccolo, ma di grande qualità.
I carciofi Violetto ovvero le “Castraure di Sant’ Erasmo” particolarissimi ed unici carciofi che si trovano solo nell’isola di Sant’Erasmo”, un’isoletta felice detta “l’orto di Venezia” che grazie al suo microclima rende unici questi carciofi, inimitabili e presenti solo pochi giorni - conclude lo chef Nalon.
Alla presentazione è intervenuto anche l’Assessore della regione Veneto dei Fondi Ue – Turismo – Agricoltura Commercio estero Federico Caner, soddisfatto di questo prodotto in quanto racconta attraverso il gusto la tradizione culinaria del Veneto.