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TURISMO: COLDIRETTI/NOTO SONDAGGI, ECO-VACANZE PER 1 ITALIANO SU 4; PUGLIA AL TOP PER CIBO ED ENOGASTRONOMIA

Redazione • 18 settembre 2024

Cresce l’attenzione per le ferie green, le scelte a tavola considerate determinanti per la lotta al cambiamento climatico.

Un italiano su quattro (25%) pratica il turismo sostenibile, con un trend spinto dalla crescente sensibilità verso il rispetto dell’ambiente e la necessità di ridurre il consumo energetico, puntando a tavola sul km zero, sulla Dieta Mediterranea e sul biologico, ma anche scegliendo strutture ricettive “green”. E’ quanto emerge dal rapporto Coldiretti/Noto Sondaggi presentato in occasione dell’incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma alla presenza, tra gli altri, del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, del presidente del Comitato Scientifico Fondazione Campagna Amica e promotore della Cucina Italiana Patrimonio Unesco Alfonso Pecoraro Scanio, della presidente di Terranostra Dominga Cotorella, del direttore di Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli, dell’amministratore delegato di Enit Spa Ivana Jelinic, la professoressa dell’università degli studi di Bergamo e presidente dell’associazione italiana del turismo enogastronomico Roberta Garibaldi, dello Chef dell’Enoteca La Torre Domenico Stile, del Sindaco di Pollica Stefano Pisani, del Presidente dell’associazione nazionale Città dell’Olio Michele Sonnessa, del direttore del Consorzio Birra Italiana Carlo Schizzarotto e del Pizzaiolo dello storico Pepe in Grani Franco Pepe. Per l’occasione è stata anche allestita una grande mostra con i piatti green delle diverse regioni preparati dai cuochi contadini di Terranostra e Campagna Amica.
Il cambiamento climatico si batte a tavola.
“I nostri agriturismi con il racconto di storia e tradizioni, di tutela dell’ambiente e di enogastronomia, con degustazioni guidate di olio, vini e formaggi, con le cooking class, fanno vivere attività indimenticabili con un forte impatto personale che colpiscono tutti i sensi e creano connessioni a livello fisico, intellettuale, sociale ed emotivo, sociale”, afferma Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia. 
Se la percentuale dei turisti italiani che scelgono le ferie sostenibili è praticamente raddoppiata nello spazio degli ultimi dieci anni (dal 12% al 25%), cresce anche la sensibilità verso i singoli aspetti della vacanza. Quasi sei italiani su 10 (59%) dichiarano di porre attenzione a fare scelte che non danneggino l’ambiente al momento di pianificare la vacanza, dalla meta al mezzo di spostamento, fino al tipo di struttura da prenotare. Un ruolo importante spetta, in tale ambito, alla tavola. Tra i servizi offerti, la presenza di menu a km zero e a basa di prodotti bio è indicata come la prima caratteristica a qualificare il rispetto dell’ambiente di una struttura ricettiva, davanti al riciclo dei rifiuti. E anche al ristorante le specialità locali e biologiche godono di una maggiore popolarità rispetto ai menù vegetariani e vegani, che continuano a rappresentare una nicchia di mercato. La maggioranza dei consumatori non considera questi ultimi fattori determinanti nella scelta di un locale dove mangiare.
Non sorprende, dunque che a livello generale la buona tavola con la scoperta dei prodotti delle varie regioni è indicata come la prima esigenza associata alla vacanza in Italia, davanti a cultura e divertimento, secondo Noto Sondaggi. Il cibo e i prodotti enogastronomici italiani continuano a essere considerati un pilastro del turismo nazionale – rileva Coldiretti -, con il 95% dei cittadini che li reputa fondamentali per attrarre turisti. il 46% ritiene che siano adeguatamente promossi dalle istituzioni, evidenziando una necessità di maggiore impegno e strategie di marketing mirate. Ma la scelta del cibo è importante anche nella lotta al cambiamento climatico come dimostra il fatto che il 70% è favorevole al consumo di cibi a km 0, mentre il 73% preferisce seguire i principi della Dieta mediterranea, considerata la più sostenibile e salutare.
La campagna è diventata così centrale per le vacanze green, forte dell’affermazione ormai consolidata dell’agriturismo ma anche del crescente appeal di fenomeni come l’enoturismo, il birraturismo o l’oleoturismo. Secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, in Italia sono 25849 le aziende agrituristiche quasi il doppio del 2014 (+84%) mentre il valore della produzione agrituristica è salito a 1,5 miliardi di euro grazie a 15,5 milioni di presenze nel 2023, di queste ben il 58% composto da agrituristi stranieri. La durata media della permanenza nelle strutture in generale è di 3,8 giorni, con differenza tra gli stranieri (4,6) e gli italiani (3,1).
Un boom legato anche a una crescente consapevolezza sugli impatti negativi del turismo sull’ambiente che, secondo gli italiani, vedono ai primi tre posti cementificazione e la speculazione edilizia (54%), l’inquinamento (20%) e l’iper-affollamento in alcuni periodi (18%). Tali preoccupazioni evidenziano la necessità di una maggiore pianificazione e regolamentazione, a fronte della crescente domanda di viaggi più sostenibili.

Un altro fenomeno emergente è il "turismo delle radici", che interessa circa il 60% degli italiani. Questo tipo di turismo, legato alla riscoperta delle proprie origini familiari, è particolarmente rilevante per contrastare lo spopolamento dei territori meno urbanizzati, offrendo al contempo opportunità di sviluppo locale.
Autore: La Redazione 26 febbraio 2025
Nel settore della ristorazione, affidarsi a fornitori di attrezzature professionali di alta qualità è essenziale per garantire efficienza, sicurezza e prestazioni ottimali. Arte Bar, azienda con sede in Via Roveggia 128, Verona - è un punto di riferimento per bar, ristoranti e strutture ricettive che cercano soluzioni innovative e affidabili per il proprio business. Eccellenza e Innovazione al Servizio dei Professionisti Arte Bar offre una vasta gamma di impianti e attrezzature per la ristorazione, selezionati tra i migliori marchi del settore. Ogni soluzione è studiata per ottimizzare il lavoro in cucina e migliorare l’esperienza del cliente, garantendo il massimo delle prestazioni con un focus su innovazione, design e affidabilità. L’ampia offerta include: • Macchine da caffè professionali, per un’estrazione perfetta e costante. • Forni, piani cottura e friggitrici professionali, per garantire cotture precise ed efficienti. • Sistemi di refrigerazione e conservazione, per il mantenimento ottimale degli alimenti. • Macchinari per la preparazione degli alimenti, come impastatrici, cutter e frullatori industriali. • Lavastoviglie e sistemi di lavaggio professionale, per garantire igiene e praticità nel servizio. Un Servizio Completo: Dalla Consulenza all’Assistenza Tecnica Arte Bar non si occupa solo della vendita di attrezzature, ma offre un servizio completo di consulenza, progettazione e assistenza tecnica. Un team di esperti supporta i clienti nella scelta delle soluzioni più adatte alle loro esigenze, progettando impianti su misura e garantendo installazioni precise e funzionali. Grazie alla presenza di tecnici qualificati, l’azienda assicura anche manutenzione programmata e interventi tempestivi, riducendo i tempi di fermo e assicurando sempre il massimo dell’efficienza operativa. I Migliori Marchi del Settore Arte Bar collabora con brand rinomati, tra cui Angelo Po, Meiko, Robot Coupe, Brema, Imesa, Hoonved e Fimar, sinonimo di qualità e innovazione nel mondo della ristorazione professionale. L'obiettivo è fornire ai clienti attrezzature affidabili e performanti, capaci di migliorare la produttività, ridurre i costi operativi e semplificare le operazioni quotidiane, sempre con un'attenzione particolare alla sicurezza e alla sostenibilità. Un Partner di Fiducia per il Successo della Ristorazione Scegliere Arte Bar significa affidarsi a un’azienda che mette al centro innovazione, qualità e assistenza su misura. Grazie a una profonda conoscenza del settore e a collaborazioni con i migliori brand, ogni cliente può contare su soluzioni affidabili, performanti e durature, capaci di migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare i costi. Dalla prima consulenza alla realizzazione del progetto, fino alla manutenzione continua, Arte Bar è il partner ideale per chi punta all’eccellenza nella ristorazione. Perché dietro ogni grande cucina, c’è sempre una grande squadra e le attrezzature giuste per trasformare le idee in successi.
Autore: Maria Giovanna Labruna 25 febbraio 2025
Uno dei punti di forza di Casa Sanremo 2025 è stato senza dubbio il Roof, l’esclusivo ristorante realizzato in collaborazione con Gambero Rosso, che ha offerto un’esperienza culinaria di altissimo livello. Qui si sono dati appuntamento personaggi di spicco come Carlo Conti, il Maestro Vessicchio, Gabriele Corsi, Max Giusti e molti altri, gustando piatti che hanno esaltato la territorialità e la qualità della cucina italiana. L’attenzione ai dettagli e alla selezione delle eccellenze gastronomiche ha reso il Roof un luogo di ritrovo imperdibile, contribuendo al successo della manifestazione. I NUMERI DEL SUCCESSO Grande soddisfazione per la diciottesima edizione appena conclusa Incontri, talk, conferenze, musica live, cultura: due settimane di eventi da record Russolillo: “L’esperienza a Casa Sanremo non va raccontata, ma vissuta. Da protagonisti.” Sanremo, 18 febbraio 2025 – Tempo di bilanci a Casa Sanremo Bazr, che, dopo due settimane di attività, può guardare con piena soddisfazione ai risultati ottenuti. Nel variegato palinsesto proposto, hanno trovato spazio presentazioni, format televisivi, conferenze, incontri, spettacoli, collaborazioni esclusive e, ovviamente, tanta musica. "Riassumere le emozioni e le soddisfazioni che ci ha regalato la diciottesima edizione di Casa Sanremo in poche righe sarebbe sterile e riduttivo. L’esperienza a Casa Sanremo non va raccontata, ma vissuta. Da protagonisti. Grazie a tutti quanti hanno lavorato accanto a me, con infinita passione e grande competenza." — Vincenzo Russolillo, Presidente di Casa Sanremo. I NUMERI DELL’EDIZIONE 2025 I numeri parlano da soli: 80mila accessi, oltre 10mila pass richiesti, tantissimi artisti, cantanti, volti noti dello spettacolo e della tv che hanno lasciato la propria firma sul mitico muro blu. Guardando al palinsesto televisivo, quasi raddoppiate rispetto al passato le ore di diretta, per un totale di quasi 200 ospiti. Grande successo per i format quotidiani: L’Italia in Vetrina, condotto da Grazia Serra, dedicato alle Eccellenze italiane; Buongiorno Sanremo, la trasmissione del mattino condotta da Savino Zaba; Studio News, a cura di Patrizia Barsotti in collaborazione con Askanews; Le pagelle di Max, condotto da Max Corfini, nato dalla collaborazione tra Rai Italia, RaiNews24, RaiNews.it e Rai Italy. Anche la radio ha avuto un ruolo centrale, con oltre 100 ore di diretta fra Radio Casa Sanremo, Radioimmaginaria, Radio Rai 1 e Radio Tutta Italiana. L’innovativa Piazza Marconi, una delle novità del 2025, ha accolto 14 emittenti radiofoniche. Il salotto letterario Casa Sanremo Writers ha ospitato oltre 80 presentazioni con Maurilio Giordana e 30 eventi speciali, coinvolgendo giornalisti di spicco come Grazia Serra, Maurilio Giordana e Viridiana Myriam Salerno. Grande attenzione anche per il Concorso Letterario, con due sezioni giudicate da Laura Delli Colli e Lino Guanciale. L’area Underground ha dato spazio a 400 giovani talenti, mentre la sezione Performer ha visto esibirsi 1500 ballerini. Per The Club, oltre 30 artisti tra Dj e Dance Singer hanno animato le notti di Casa Sanremo. Casa Sanremo Invest ha accolto 500 investitori, una startup competition con 45 giurati e 10 startup premiate. L’area The Comfort Zone, in collaborazione con CSEN, ha erogato 130 prestazioni. Uno spazio esclusivo è stato dedicato a Bazr, con uno studio radiofonico e trasmissioni in diretta durante la settimana del Festival, diventando un punto di incontro per artisti, conduttori e personaggi del mondo dello spettacolo. GLI EVENTI E I PROTAGONISTI Tra gli eventi di maggiore rilievo: NextGen Legality by Nextenne, un focus sulla legalità con la partecipazione di 6 procuratori e ospiti d’eccezione come Nicola Gratteri e Nino Di Matteo; Talk con il Ministero della Salute e Regione Liguria, che ha visto protagonisti il Ministro della Salute Schillaci, il DG Rai Roberto Sergio e Carlo Conti; Amnesty International Italia, per celebrare i 50 anni della Ong in Italia; Save the Children, con un evento dedicato; L’incontro con Noa e Mira Awad, alla vigilia della loro esibizione con “Imagine”; Omaggio a Massimo Cotto, con la moglie Chiara Buratti; I festeggiamenti per i 38 anni di “Bamboleo” con Pablo Reyes. I PREMI Vincenzo Russolillo, Presidente di Casa Sanremo, ha consegnato tre importanti riconoscimenti: Soundies Awards ad Achille Lauro per il miglior videoclip con Incoscienti giovani; Premio alla Carriera al Premio Oscar Vittorio Storaro; Premio Eccellenza Italiana a Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura. Il premio "Miglior spot sociale per i giovani" è stato assegnato ad Anas per lo spot "Quando sei alla guida tutto può aspettare".
Autore: Camilla Gemma 25 febbraio 2025
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Iginio Massari Alta Pasticceria presenta due specialità in edizione limitata, pensate per omaggiare la femminilità con eleganza e raffinatezza. Si tratta di creazioni destinate a regalare un'esperienza sensoriale unica che unisce gusto, innovazione e tradizione attraverso il linguaggio universale dell'alta pasticceria. Le "Praline 8 Marzo" si vestono di nuova luce con un abbinamento sofisticato di sapori: cioccolato bianco con ganache al limoncello, per un tocco agrumato e avvolgente, cioccolato bianco con ganache al frutto della passione, per un gusto esotico e raffinato. Disponibili in confezioni da 9 e 16 pezzi, in edizione limitata, le speciali praline saranno acquistabili fino a esaurimento su iginiomassari.it e nei prossimi giorni direttamente nelle Pasticcerie e nei Pop-Up Store Iginio Massari Alta Pasticceria. A completare l'offerta per la Giornata Internazionale della Donna, le "Gelatine 8 Marzo" presentano un bouquet di gelée ispirate ai fiori simbolo di questa celebrazione: Mimosa, con il suo profumo delicato e inconfondibile, Violetta, dal gusto intenso e floreale, Rosa, per una dolcezza raffinata e avvolgente. Anche le Gelatine 8 Marzo saranno disponibili in confezioni da 9 e 16 pezzi, acquistabili fino ad esaurimento su iginiomassari.it e nei prossimi giorni direttamente nelle Pasticcerie e nei Pop-Up Store Iginio Massari Alta Pasticceria.
Autore: Chef Gregori Nalon 22 febbraio 2025
Se c’è un dolce che rappresenta al meglio il Carnevale di Venezia, sono senza dubbio le fritole veneziane. Piccole, tonde e irresistibilmente fragranti, queste frittelle sono una vera e propria icona della Serenissima durante il periodo di festa. Il loro sapore inconfondibile, arricchito da uvetta e spesso da pinoli, è un richiamo alla tradizione secolare della città lagunare. Un po’ di storia: dalle botteghe ai giorni nostri Le fritole veneziane hanno origini antiche, risalenti al XVI secolo, quando erano il dolce più amato dai veneziani e venivano vendute per strada dai "fritoleri". Questo mestiere era così importante che nel 1600 venne istituita addirittura una corporazione dei fritoleri, i quali tramandavano la ricetta di generazione in generazione. Le fritole venivano preparate su grandi banchi e vendute in tutta la città, diventando così il dolce ufficiale del Carnevale di Venezia. Gli ingredienti e la preparazione tradizionale La ricetta originale prevede un impasto semplice ma ricco di gusto. Gli ingredienti principali sono: Farina Uova Lievito di birra Latte Zucchero Uvetta e pinoli (a seconda delle preferenze) Un pizzico di grappa o rum per esaltare il sapore L’impasto viene lavorato fino a ottenere una consistenza densa e omogenea e lasciato lievitare per circa un’ora e mezza. Una volta pronto, viene prelevato a cucchiaiate e fritto in abbondante olio bollente fino a quando le frittelle non diventano dorate e gonfie. Il tocco finale? Una generosa spolverata di zucchero semolato—proprio come nella ricetta tradizionale—anche se oggi molti preferiscono il più raffinato zucchero a velo. Varianti e golose interpretazioni Sebbene la versione classica preveda solo uvetta, nel tempo le fritole veneziane hanno conosciuto alcune varianti altrettanto deliziose. Alcune delle più popolari includono: Fritole ripiene: farcite con crema pasticcera, zabaione o crema al cioccolato, per una versione ancora più golosa. Fritole senza uvetta: per chi preferisce una consistenza più neutra e semplice. Fritole alla zucca: un'alternativa più leggera e profumata, dove la zucca viene aggiunta all’impasto per un sapore più dolce e aromatico. Il dolce simbolo del Carnevale veneziano Passeggiando per Venezia nel periodo del Carnevale, è impossibile non essere avvolti dal profumo irresistibile delle fritole appena fritte. Che siano vendute nelle pasticcerie storiche o nei banchetti allestiti per l’occasione, le fritole rappresentano un vero e proprio rito di passaggio gastronomico per chiunque visiti la città in questo periodo. Croccanti fuori e morbide dentro, dolci ma mai stucchevoli, le fritole veneziane sono un viaggio nella storia e nei sapori autentici della Serenissima. Se non avete ancora avuto il piacere di assaggiarle, il Carnevale è il momento perfetto per farlo !
Autore: Maria Giovanna Labruna 21 febbraio 2025
Il Carnevale in Italia è sinonimo di allegria, maschere e soprattutto di una ricca tradizione dolciaria. Tra i protagonisti indiscussi di questa festività spiccano dolci fritti conosciuti con nomi diversi a seconda della regione: bugie, chiacchiere, crostoli, frappe, galani e molti altri. Ma da dove derivano questi nomi e quali sono le origini di queste prelibatezze? Origini antiche e tradizioni regionali La storia di questi dolci affonda le radici nell'antica Roma. Durante i Saturnali, festività che celebravano la fine dell'anno, si preparavano i "frictilia", dolci fritti nel grasso di maiale a base di uova e farina di farro, poi cosparsi di miele. Questa tradizione è proseguita nel corso dei secoli, evolvendosi e adattandosi alle diverse culture regionali italiane. Una varietà di nomi per lo stesso dolce L'Accademia della Crusca evidenzia come questi dolci siano conosciuti con nomi differenti in quasi ogni regione d'Italia. Ecco una panoramica: Chiacchiere: termine diffuso in Lombardia, parte dell'Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Bugie: utilizzato in Piemonte e Liguria. Crostoli: nome comune in Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Frappe: prevalente nel Lazio e in alcune zone delle Marche. Galani: tipico del Veneto, in particolare nelle zone di Venezia, Padova e Verona. Cenci: usato in Toscana. Sfrappole: termine bolognese. Lattughe: diffuso nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Questa varietà di denominazioni testimonia la ricchezza e la diversità culturale del nostro Paese, dove tradizioni culinarie si intrecciano con dialetti e usanze locali. La ricetta base e le sue varianti Nonostante i diversi nomi, la ricetta di base di questi dolci rimane simile: un impasto semplice di farina, uova, zucchero e un componente alcolico come grappa o vino bianco. L'impasto viene steso in sfoglie sottili, tagliato in strisce e poi fritto fino a diventare dorato e croccante. Una volta raffreddati, i dolci vengono spolverati con zucchero a velo. Esistono anche varianti regionali che prevedono l'aggiunta di ingredienti specifici o metodi di preparazione differenti. Ad esempio, in alcune zone si utilizza il miele al posto dello zucchero a velo, mentre in altre si aggiungono aromi come la scorza di limone o l'acqua di fiori d'arancio. Un dolce che unisce l'Italia Nonostante le differenze regionali, questi dolci rappresentano un elemento unificante della tradizione culinaria italiana durante il Carnevale. La loro diffusione capillare e le molteplici denominazioni sono testimonianza di come una semplice ricetta possa essere reinterpretata in modi diversi, mantenendo però intatto lo spirito festoso e conviviale che caratterizza questa ricorrenza. In conclusione, che le chiamiate bugie, chiacchiere, crostoli, frappe o galani, questi dolci sono l'emblema di una tradizione che attraversa l'Italia da nord a sud, portando con sé storia, cultura e, soprattutto, il piacere della condivisione.
Autore: La Redazione 21 febbraio 2025
Durante la penultima puntata di MasterChef Italia 14, un momento inaspettato ha commosso il pubblico. La concorrente Mary ha confessato di provare timore nei confronti dello chef Antonino Cannavacciuolo, ammettendo di non riuscire nemmeno a guardarlo negli occhi. «Chef, mi fa paura», ha sussurrato Mary con voce emozionata. Di fronte a questa rivelazione, Cannavacciuolo, noto per la sua imponente presenza ma anche per il suo lato umano, è rimasto visibilmente turbato. «Me lo potevi dire prima», ha risposto con sincerità, per poi abbracciare la concorrente in un gesto di conforto e comprensione. Il momento ha rivelato un lato più intimo del talent culinario, dove la competizione spesso mette i concorrenti sotto forte pressione. La tensione di voler dimostrare il proprio valore in cucina, unita alla personalità autorevole dei giudici, può creare emozioni contrastanti nei partecipanti. L’abbraccio tra Cannavacciuolo e Mary ha rappresentato un momento di empatia e sostegno, dimostrando che dietro il rigore della competizione ci sono anche comprensione e umanità. Un episodio che ha reso questa edizione di MasterChef Italia ancora più intensa e coinvolgente per il pubblico. FOTO WED
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