Le polpette al sugo di Gemma
Gemma Caruso • 10 dicembre 2024
Le polpette al sugo alla napoletana, sono tra le ricette più conosciute della cucina campana e possono essere preparate in varie versioni, in base agli ingredienti utilizzati per fare l’impasto delle polpette.
Le polpette al sugo sono una preparazione antica tramandata dalle nonne partenopee.
La loro caratteristica è di contenere nell'impasto, in aggiunta ai classici ingredienti, i pinoli e l'uva passa, ingredienti molto usati nella cucina tradizionale del sud Italia. Il loro gusto e la loro consistenza sono molto particolari, dal sapore senza ombra di dubbio interessante.
Questa aggiunta d'ingredienti sarà di certo molto gradita a chi ama variare la propria cucina a tavola.
Da provare!
Ingredienti:
CARNE MACINATA DI MANZO o SCOTTONA 350 gr
Mollica di pane raffermo
Uova 2
Parmigiano e romano grattugiato
Sale q.b.
Pepe nero q.b.
Burro oppure strutto - 10 gr
UVA PASSA 60 gr a piacere
PINOLI 20 gr. A piaceree
Per il sugo
PASSATA DI POMODORO 500 GR
CIPOLLA sminuzzata
Basilico
OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA (EVO) q. b.
Sale
Si possono sia friggere e poi aggiungerle nel sugo, oppure non friggerle e farle cuocere lentamente nel sugo al basilico.
PROCEDIMENTO
Per preparare le polpette al sugo iniziate con l’impasto:
tritare la mollica fin quando la mollica non sarà ridotta in briciole,
Versate in una ciotola capiente la carne macinata Aggiungete un pizzico di noce moscata grattugiata Infine unite il Parmigiano grattugiato e la mollica che avete tritato precedentemente. Versate anche l'uovo e iniziate ad impastare con le mani
Aggiustate di sale e di pepe , poi continuate ad impastare sino ad ottenere un composto omogeneo Con l’impasto ottenuto andate formare delle sfere del peso prelevando un pezzetto di impasto e amalgamandolo con entrambe le mani:
fate scaldare l’olio in una pentola antiaderente e, quando l'olio sarà ben caldo, adagiate le polpette lasciandole cuocere.
Poi iniziate a preparare il sugo al basilico, e dopo averle leggermente fritte calate le polpette nel sugo, fate cuocere il tutto a fiamma medio bassa per circa 30 minuti
Vi raccomando di non dimenticare di servire le polpette con del buon pane per una gustosa scarpetta finale, consuetudine imprescindibile per questo piatto!
Buon Appetito
Gemma Caruso

Cresce la ‘Puglia agroalimentare in etichetta’ grazie a 788 prodotti venduti in iper e supermercati che hanno aumentato del +7,3% il valore delle vendite, raggiungendo i 190 milioni di euro, un successo del regionalismo a tavola, frutto anche delle battaglie di Coldiretti condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell’origine e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori, con il boom del regionalismo a tavola. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia sugli ultimi dati Osservatorio Immagino della Nielsen, con le buone performance dei vini Igp/ Igt, delle passate di pomodoro e delle mozzarelle. E’ svolta tricolore dunque nei consumi alimentari dei cittadini che privilegiano sugli scaffali la qualità Made in Italy – aggiunge Coldiretti Puglia – spingendo sugli acquisti familiari delle indicazioni geografiche europee di origine, con la Dop e IG Economy pugliese che vale quasi 680 milioni di euro. Ciò ha spinto anche la spesa diretta dall’agricoltore per la possibilità di trovare prodotti stagionali, a km zero e di qualità. Nei mercati dei contadini di Campagna Amica è possibile anche trovare specialità del passato a rischio di estinzione che sono state salvate grazie all’importante azione di recupero degli agricoltori e che non trovano spazi nei normali canali di vendita dove prevalgono rigidi criteri dettati dalla necessità di standardizzazione e di grandi quantità offerte. La Puglia, regione che vanta numerosi primati produttivi nell’agroalimentare – dice Coldiretti Puglia – ha dovuto imparare a difendersi dagli agropirati con l’indicazione obbligatoria dell’origine del prodotto in etichetta e il brand ‘Puglia’ ha acquistato spazio e autorevolezza negli anni, con i consumatori sempre più attenti all’etichetta e all’acquisto consapevole di cibo prodotto in Puglia e non importato dall’estero e spacciato per pugliese. Da qui l’iniziativa di Coldiretti con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori Per sostenere la campagna è stata lanciata “Tutto in etichetta”, la prima serie podcast dedicata alla spesa degli italiani, pensata per orientare i cittadini meglio nella lettura dell’etichetta e nelle proprie scelte alimentari, promossa da Coldiretti e realizzata da Chora Media. Il podcast è pubblicato sulle principali piattaforme di ascolto Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Youtube Music, oltre che sul sito di Coldiretti (www.coldiretti.it) e di choramedia. La trasparenza sugli scaffali Ue non potrà però essere realizzata appieno senza garantire reciprocità negli accordi internazionali, dove i prodotti alimentari dei Paesi Extra Ue devono assicurare le stesse garanzie di quelli comunitari in termini di utilizzo di pesticidi, rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Né è possibile lasciare spazio a forme di etichettatura ingannevoli, come il Nutriscore che, come rilevato anche da Hansen, penalizza le eccellenze Made in Italy e promuove paradossalmente i cibi ultra-formulati. Foto WEB

Da martedì 1 aprile, alle ore 21.00, il palinsesto di Tv Luna si è arricchito di un programma imperdibile: "A Cena con la Luna". Questo innovativo format, ideato dalla talentuosa giornalista e vocalist Ida Piccolo, dal dinamico giornalista Antonio D'Addio e dalla creativa foodblogger Gemma Caruso, un mix irresistibile di chiacchiere, musica, filmati e, naturalmente, prelibatezze culinarie. In ogni puntata, Ida Piccolo e Antonio D'Addio guidano gli spettatori in un'avventura gastronomica unica, dove il cibo diventa il filo conduttore di storie e risate. Gli ospiti speciali, artisti del calibro del duo comico Enzo e Sal, l’eclettica attrice Maria Bolignano e la talentuosa cantante Monica Sarnelli, protagonisti di una cena che celebra l'arte e la convivialità. Ma non è solo un programma di intrattenimento: "A Cena con la Luna" è un viaggio attraverso la cultura gastronomica campana, con piatti preparati da rinomati executive chef e pastry chef che portano l'eccellenza della cucina locale direttamente nelle vostre case. Ogni episodio è un'esperienza sensoriale che stimola non solo il palato, ma anche la mente, con aneddoti affascinanti, curiosità e sorprese che rendono ogni serata unica. Con un'atmosfera vibrante e accogliente, il programma invita il pubblico a sintonizzarsi per vivere momenti indimenticabili. Gli ingredienti della serata? Il talento degli artisti, la maestria culinaria e la magia della luna che illumina il tutto. Non perdetevi questa straordinaria opportunità di cena e divertimento, un evento che celebra la passione per la buona cucina e l'arte in tutte le sue forme. "A Cena con la Luna" è una produzione di Claudio Malfi Management e un invito a gustare, ridere, e lasciarsi sorprendere ogni martedì sera. Preparatevi a un viaggio indimenticabile all'insegna del buon cibo e del talento artistico!

L'eccellenza della cucina è a portata di mano, basta essere consapevoli di ciò che scegliamo di mangiare. In questo piatto, abbiamo l'opportunità di assaporare solo ingredienti di alta qualità, evitando il cibo “fake”. Saper cucinare è un vero dono e oggi vi proponiamo una ricetta deliziosa: mezzani di Gragnano con besciamella e dadolata di pancetta dolce tostata. Un primo piatto gustoso, perfetto per ogni occasione, dalle cene quotidiane alle festività. Ingredienti per 4-5 persone: - 500 g di mezzani di Gragnano - 150 g di emmental - 80 g di pancetta a dadini - Sale q.b. - Olio extravergine d'oliva q.b. Per la besciamella: - 30 g di burro - 30 g di farina - 500 ml di latte - Sale q.b. Procedimento: 1. Cottura della pasta: Iniziate mettendo sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata. Portate a ebollizione e poi calate i mezzani, cuocendoli al dente. 2. Preparazione della besciamella: Nel frattempo, preparate la besciamella. In un pentolino, sciogliete il burro a fuoco medio. Aggiungete la farina e mescolate con una frusta per ottenere un roux. Versate lentamente il latte, continuando a mescolare per evitare grumi. Cuocete fino a ottenere una consistenza cremosa, quindi aggiustate di sale. 3. Cottura della pancetta: In una padella antiaderente, versate un filo d’olio extravergine d’oliva e aggiungete i dadini di pancetta. Tostateli leggermente fino a renderli croccanti. 4. Unione degli ingredienti: Una volta che la pasta è cotta, scolatela e unitela nella padella con la pancetta. Aggiungete la besciamella e i formaggi, mescolando bene per amalgamare il tutto. Pepate a piacere e fate saltare per qualche minuto. 5. Impiattamento: Servite i mezzani caldi, con la possibilità di ripassarli in forno a 180° per circa 10 minuti per una crosticina dorata. Buon appetito! By Gemma Caruso

Roma, 15 aprile 2025 – In tutto il mondo, da Milano a Tokyo, da Buenos Aires a New York, oggi si celebra la prima Giornata Nazionale del Made in Italy, una ricorrenza fortemente voluta per riconoscere e promuovere l’identità, la creatività e la qualità che da sempre contraddistinguono il marchio italiano. La data scelta non è casuale: il 15 aprile del 1452 nasceva Leonardo da Vinci, simbolo indiscusso del genio italiano, capace di coniugare arte, scienza, tecnica e visione. Leonardo rappresenta l’essenza stessa del Made in Italy: una capacità tutta italiana di trasformare la bellezza in progetto, l’intuizione in innovazione, il talento in sistema. E proprio nel nome di questo spirito si tengono oggi oltre 600 eventi in Italia e nel mondo – tra mostre, incontri, talk, laboratori didattici, performance artistiche, degustazioni e visite aziendali – organizzati da ambasciate, istituti italiani di cultura, scuole, università, imprese e associazioni. L’iniziativa è stata istituzionalizzata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il sostegno della Presidenza del Consiglio, per valorizzare non solo l’eredità culturale e produttiva italiana, ma anche il suo ruolo trainante nel panorama economico internazionale. "Il Made in Italy è il nostro biglietto da visita nel mondo, sinonimo di eccellenza, stile, competenza e sostenibilità", ha dichiarato il ministro Adolfo Urso, durante l’evento inaugurale a Roma. Tra i settori protagonisti: la moda, il design, l’agroalimentare, l’automotive, l’artigianato e la tecnologia. Realtà diverse ma unite da un comune denominatore: l’eccellenza del saper fare italiano, che ancora oggi affascina e conquista mercati globali. E proprio per coinvolgere le nuove generazioni, la Giornata ha visto una forte partecipazione delle scuole: migliaia gli studenti coinvolti in laboratori creativi, visite in aziende simbolo del Made in Italy e incontri con imprenditori e designer. Nel corso della giornata, anche il Quirinale ha voluto rendere omaggio all’iniziativa. In un messaggio, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato come "il Made in Italy rappresenti un ponte tra la nostra storia e il nostro futuro, un modello di qualità che unisce cultura e impresa, tradizione e innovazione". Ma questa non è solo una giornata celebrativa. È, nelle intenzioni del Governo, un progetto strategico, volto a rafforzare la tutela e la promozione del brand Italia nel mondo. Con una rete di iniziative permanenti, investimenti in comunicazione, tutela della proprietà intellettuale e sostegno alle filiere produttive, la Giornata del Made in Italy vuole essere anche un volano per attrarre talenti e capitali. A oltre cinque secoli dalla nascita di Leonardo, l’Italia guarda avanti, forte della sua storia ma con lo sguardo rivolto al futuro. Perché, come dimostra il successo del Made in Italy, l’arte del fare italiano continua ad essere uno dei patrimoni più ammirati e riconosciuti al mondo.

● Arrivano la “Colomba Tropicale” della Pasticceria Clivati a Milano, il casatiello e la pastiera del forno Pietro Roscioli a Roma e gli agnelli di pasta di mandorle a Lecce. Milano, 14 Aprile 2025 - Pasqua si avvicina così come il consumo di tutti i prodotti tipici legati a questa irrinunciabile tradizione culinaria italiana perché ciascun territorio conserva il proprio retaggio gastronomico legato alla Pasqua. Tra impasti salati e farciti e dolci tradizionali, forni e pasticcerie di ogni zona della penisola propongono ricette tramandate di generazione in generazione. Come ad esempio la pizza di Pasqua laziale, la Ciaramicola umbra, la pastiera e il casatiello napoletano, la schiacciata di Pasqua toscana, la pardulas sarda, la fugassa veneta e gli agnelli di pasta di mandorle Pugliesi. Come nascono queste eccellenze? In occasione della Pasqua, Deliveroo, la piattaforma leader nell’online food delivery, con oltre 25.000 ristoranti, ha chiesto ai migliori tra propri partner come si stanno preparando alla Pasqua 2025, tra dolci della tradizione e ultimi trend gastronomici che la piattaforma rende accessibili grazie al proprio servizio di delivery. Ecco una panoramica da nord a sud: ● Nord: la Colomba pasquale, nata secondo la tradizione in Lombardia, classico lievitato a base di farina, uova, zucchero e buccia d’arancia, è la regina dei dolci della Pasqua nel nord italia così come Pasticceria Clivati è un punto di riferimento della pasticceria artigianale milanese. Questa “bottega del gusto” si innesta nel solco della tradizione lombarda garantendo la qualità dei dolci tipici del territorio che, se da una parte punta sulla tradizione, dall’altra non smette di stupire una clientela sempre più esigente e variegata. “Quest’anno, grazie al lavoro in sinergia con i nostri pasticceri, è nato il concept “Pasqua Tropicale”, disponibile su Deliveroo, al cui interno sono racchiusi prodotti innovativi e di eccellenza. La colomba tropicale infatti ha un tocco esotico e dal gusto ricercato e vede al suo interno canditi di papaya e ananas e sulla crosta una ricca glassatura puntellata da intere noci pecan. Accanto alla colomba tropicale, per i più golosi, sono disponibili, sempre su Deliveroo, anche l’uovo con cioccolato bianco e pistacchio e cioccolato al latte e nocciola” ci spiega la famiglia Giampietro, proprietaria di Pasticceria Clivati. “Siamo da sempre attenti a soddisfare tutte le generazioni dei nostri clienti, dai nonni che vengono qui di persona per soddisfare il palato dei loro nipoti, i quali invece sono molto più soliti a usare il moderno servizio del delivery”. ● Centro: la tradizione Romana, spesso attinge dalle regioni limitrofe come Umbria e Marche ed è proprio l’origine Marchigiana che permette al Forno Pietro Roscioli all’Esquilino di esprimere tutto il proprio carattere, come racconta Andrea Roscioli oggi al comando dell’azienda fondata da suo padre Pietro: “Dal 2019 collaboriamo in esclusiva con Deliveroo e negli ultimi tempi abbiamo registrato una significativa crescita del fatturato derivante dal delivery, che oggi costituisce una parte consolidata del nostro business. Nel nostro forno, la Pasqua inizia con il salato, a cominciare dal Casatiello, un piatto tipico napoletano che a Roma è diventato un vero e proprio simbolo delle festività. A seguire, la tradizionale Pizza al Formaggio, un must per noi che siamo di origine marchigiana. Avvicinandoci alla Pasqua, ci concentriamo sui dolci tipici. La nostra Colomba è particolarmente apprezzata, proposta in diverse varianti, tra cui quella con scorzetta d’arancia di alta qualità, quella con cioccolato e pera, e quella con albicocca sciroppata e cioccolato fondente al 70%. Un altro dolce molto richiesto è la pastiera, preparata con crema di grano cotto, ricotta fresca, scorzetta d'arancia e una consistenza alta e morbida, che la rendono un’interpretazione molto amata della tradizione pasquale”. ● Sud: gli agnelli di pasta di mandorla sono una delle specialità pasquali tipiche della Puglia, realizzati un tempo dalle monache nei conventi di clausura e che oggi la Pasticceria La Dogana realizza in occasione della Pasqua e rende disponibili sulla piattaforma. “Siamo in esclusiva sulla piattaforma Deliveroo da quasi due anni e l’esperienza è estremamente positiva e quest’anno abbiamo deciso di valorizzare la Pasqua con i nostri prodotti più tipici e autentici, come l’agnello di pasta di mandorla - racconta Romina Leo amministratore dell’azienda - un dolce straordinario realizzato con il 63% di mandorle. Proprio grazie all’elevata percentuale di mandorle, abbiamo ottenuto un prodotto meno dolce rispetto ai prodotti in circolazione con un contenuto ridotto di zuccheri. La farcitura tradizionale è con la “faldacchiera”realizzata con il tuorlo d’uovo pastorizzato, una nota aromatica del liquore Strega, la morbidezza del pan di Spagna e il gusto unico di cotognata. Molto richiesta anche la nostra torta con Colomba artigianale farcita con crema chantilly, un must per i nostri clienti. L’estate resta il periodo di punta grazie agli ordini dai turisti e dagli hotel, ma anche le festività come la Pasqua rappresentano per noi momenti fondamentali per ampliare ulteriormente la nostra clientela”. "La Pasqua è un momento speciale da condividere con famiglia e amici e crescono gli ordini dei prodotti tipici. Grazie a Deliveroo, i nostri clienti possono scoprire e gustare tutte le prelibatezze pasquali ovunque e alla portata di un click” - ha commentato Andrea Zocchi, Managing Director di Deliveroo Italy. "Siamo felici di portare nelle case i prodotti della tradizione italiana che, attraverso la passione dei nostri partner, valorizzano ed esaltano le caratteristiche uniche del territorio. Abbiamo selezionato un partner rappresentativo per ogni area della penisola. Il legame tra Pasqua e delivery è sempre più forte: siamo orgogliosi di essere parte di questa tradizione e offrire un servizio che rende la Pasqua ancora più speciale e gustosa." Nota su Deliveroo Deliveroo è un servizio di consegna pluripremiato fondato nel 2013 da William Shu e Greg Orlowski. Deliveroo collabora con circa 186.000 tra i più amati ristoranti, negozi di alimentari e partner di vendita al dettaglio, nonché con oltre 135.000 rider, per offrire la migliore esperienza di consegna di cibo al mondo. Deliveroo ha sede a Londra e uffici in tutto il mondo. Deliveroo opera in 9 mercati, tra cui Belgio, Francia, Italia, Irlanda, Kuwait, Qatar, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito. Ulteriori informazioni su Deliveroo sono disponibili sul sito web della Società all'indirizzo https://corporate.deliveroo.co.uk/. Per Ulteriori informazioni Nicolò Marcon, ufficio stampa Deliveroo nicolo.marcon@deliveroo.it Emiliano Nivelli - enivelli@eidos.net Mariaclara Nitti - mcnitti@eidos.net

Cambia il modo di mangiare, cambiano le abitudini, cambiano gli spazi. Se fino a qualche anno fa il pranzo fuori casa era sinonimo di ristorante, bar o tavola calda, oggi il concetto si è completamente trasformato. Il confine tra cucina domestica e offerta professionale si è fatto sottile, e sempre più italiani scelgono piatti pronti acquistati nei supermercati da consumare tra le mura di casa o in ufficio. A trainare questa trasformazione è stato, senza dubbio, il periodo pandemico. In quel contesto, il delivery e il take-away hanno rappresentato una vera e propria ancora di salvezza per la ristorazione. Ma quel modello d’emergenza si è presto trasformato in un’abitudine consolidata, tanto da spingere il mercato verso nuove direzioni. Il nuovo protagonista? Il piatto pronto da banco frigo. Una soluzione pratica, veloce e spesso anche di qualità, che ha trovato spazio sugli scaffali della grande distribuzione e nei frigoriferi dei consumatori. Secondo recenti dati di settore, questo comparto sta crescendo con numeri significativi, sfiorando in Italia il 3,5% del mercato food retail, con un potenziale in espansione che guarda all’Europa, dove Paesi come Francia, Regno Unito e Germania viaggiano già su percentuali ben più alte. Dietro questa tendenza non c’è solo comodità. C’è un cambiamento culturale. Il consumatore moderno cerca esperienze agili, accessibili, compatibili con ritmi frenetici e stili di vita sempre più dinamici. E spesso, quel piatto acquistato al supermercato offre il giusto compromesso tra sapore, rapidità e costo. Una sfida, questa, che il mondo della ristorazione non può permettersi di ignorare. Se da un lato i numeri parlano chiaro, dall’altro resta un punto di forza imbattibile: l’esperienza. Perché nessun banco frigo può replicare l’atmosfera di un locale accogliente, il servizio personalizzato o il piacere di una cena preparata al momento. Il futuro? Sarà sempre più ibrido. Un mix tra consumo digitale, ristorazione esperienziale e soluzioni on the go. Chi saprà interpretare meglio questo equilibrio avrà in mano le chiavi di un mercato in piena trasformazione. Foto Web