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Al via a Paestum il Salone della Dieta Mediterranea

Redazione • 22 maggio 2024

Da venerdì 24 a domenica 26 maggio al NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, al borgo Cafasso di Capaccio – Paestum (Sa), si terrà la terza edizione del DMED – Salone della Dieta Mediterranea.

La terza edizione del DMED sarà caratterizzato da talk istituzionali, workshop, degustazioni, cooking show, gare di cucina, presentazione di libri, approfondimenti scientifici e tanto altro. Eventi che vedranno coinvolti talent della TV, Maria Grazia Cucinotta, Roberta Giarrusso e Tinto, maestri pasticceri, Sal De Riso, Chef Gregori Nalon e Tommaso Foglia, maestri pizzaioli come Errico Porzio, chef, Federico Fusca, Luca Pappagallo e Roberto Valbuzzi, giornalisti, Maria Giovanna Labruna,
Gioacchino Bonsignore e Luciano Pignataro, poi istituzioni, consiglieri regionali, rappresentanti di istituzioni locali, regionali, nazionali e tanti altri ancora.

Il progetto DMED è organizzato dal Consorzio Edamus e vede il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Regione Campania, della Regione Basilicata, della Regione Calabria, la Regione della Sicilia e della Provincia di Salerno, di Italia Ortofrutta, di Confindustria. Oltre alla partnership con Legambiente e Poste Italiane e con diverse fondazioni nazionali, all’interno del DMED 2024 si vedrà la presenza istituzionale del Parco archeologico di Paestum e Velia ed anche del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Animerà la manifestazione l’Associazione Borghi Autentici d’Italia con circa 30 espositori provenienti da tutta Italia.

“L’obiettivo dell’edizione 2024 del DMED è di elevare ulteriormente gli standard di una iniziativa che il consorzio Edamus ha pensato per la valorizzazione della dieta mediterranea a beneficio della collettività. Ogni ragionamento sullo stile di vita Dieta Mediterraneo deve diventare sempre più ampio e aperto, raggiungendo nel tempo anche tutte le altre comunità emblematiche”, ha dichiarato in merito proprio il Presidente del Consorzio Edamus Emilio Ferrara.

Partendo dalla comunità emblematica del Cilento, il Salone è la manifestazione di respiro nazionale sulla Dieta Mediterranea. Un vero e proprio forum sullo stile di vita mediterraneo che nasce come collettore delle esperienze sul tema della dieta mediterranea, oggetto di confronto a Paestum tra il 24 e il 26 maggio. Oltre a parlare di cibo, di buona agricoltura, di pesca sostenibile, di culture e tradizioni, di ambiente e territori, largo spazio sarà dato al confronto scientifico sul tema. Il centro studi dieta mediterranea “Angelo Vassallo” del Comune di Pollica presenterà il ciclo di incontri “MED TALK – Dialoghi con la Scienza”, guidato dall’esperta internazionale di politiche alimentari ed educazioni dei buoni stili di vita Sara Roversi, un’opportunità unica per esplorare gli aspetti scientifici e culturali della Dieta Mediterranea. Le attività scientifiche del Salone saranno coordinate dal centro studi secondo un filo conduttore che mette insieme CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e diverse università del centro sud Italia tra le quali Università di Salerno, Università di Napoli Federico II e Università della Basilicata. Il salone sarà arricchito anche da altre iniziative scientifiche legate alla “Scuola Medica Salernitana: precetto nutrizionale” con la Fondazione Scuola Medica Salernitana presieduta dall’onorevole Enrico Indelli e con Guglielmo Borsellino, presidente della Fondazione Trotula – Centro Studi di Medicina Preventiva.

Il DMED è l’evento che offre la visione omnicomprensiva degli aspetti preminenti di uno stile di vita esemplare divenuto patrimonio UNESCO.

Fra gli obiettivi dell’edizione di quest’anno c’è la presentazione del Manifesto della Dieta Mediterranea, strumento annunciato già durante la scorsa edizione, utile a definire da un lato ed allargare dall’altro gli orizzonti della Dieta Mediterranea.

Il progetto DMed – Salone della Dieta Mediterranea – trae la propria ispirazione dalla consapevolezza del valore rappresentato dalla Dieta Mediterranea per lo sviluppo sostenibile dei territori, alla luce del riconoscimento quale patrimonio immateriale Unesco.

L’obiettivo dell’iniziativa, infatti, è quello di promuovere, in chiave innovativa ed inclusiva, i valori dello stile mediterraneo di tutto il bacino italiano che affaccia sul Mare Nostrum. Parliamo di tutto ciò che riguarda l’attivazione di relazioni virtuose e solidali, della produzione sostenibile di cibo, della tutela della biodiversità, del rispetto della terra e dell’ambiente, dei ritmi naturali delle genti, della valorizzazione delle tradizioni in chiave innovativa, delle eccellenze e delle tipicità.

Grande novità di quest’anno è la prima edizione italiana del Campionato della Pasta Fatta a mano, evento dedicato al patrimonio culturale ed enogastronomico dell’Italia intera: la pasta fresca fatta a mano. Il progetto “Campionato della Pasta fatta a mano” è realizzato da BTL Prod srl, in coproduzione con il Consorzio Edamus e che vede già il supporto di partner di rilievo come la Fondazione Vincenzo Agnesi dedicata alla valorizzazione della pasta italiana nel mondo, della scuola di alta formazione In Cibum e dell’azienda Molini Pizzuti.

Moltissime inoltre le manifestazioni di interesse provenienti dal mondo istituzionale, degli operatori del food, del turismo, della cultura e dello sviluppo dei territori. Oltre ai rappresentanti istituzionali dell’AIC – Associazione Italiana Cuochi, l’AMPI – Accademia maestri pasticceri italiani e l’Accademia Nazionale Pizza DOC, saranno presenti:

Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Fulvio Bonavitacola, Vicepresidente della Regione Campania
Nicola Caputo, Assessore all’agricoltura della Regione Campania
Fabio Leone, Dirigente del Servizio Qualità e Marketing Brand Sicilia, Regione Siciliana, Assessorato Regionale dell”Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Dipartimento Regionale dell’ Agricoltura
Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria
Alessandro Galella, Assessore Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata
Gennaro Velardo, Presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale
Franco Alfieri, Sindaco di Capaccio Paestum e Presidente della Provincia di Salerno
Stefano Pisani, referente della comunità emblematica italiana del Cilento e sindaco di Pollica
Giuseppe Coccorullo, Presidente del Parco del Cilento e del Vallo di Diano
Tiziana D’Angelo, Direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia
Michelina Ruocco, Dirigente Centro Nazionale di Ricerca(CNR)
l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la sua partecipazione è legata alla presentazione ufficiale della serie tv “Mediterranean Melodies”;
Roberta Giarrusso, attrice e personaggio televisivo;
Salvatore De Riso, Presidente dell’AMPI e maestro pasticcere italiano;
Gioacchino Bonsignore, giornalista Tg5 Mediaset;
Federico Fusca, chef e food influencer
Roberto Valbuzzi, chef e volto di“Cortesie per gli Ospiti”
Tommaso Foglia, maestro pasticcere e volto di “Bake Off Italia”
Luca Pappagallo, cuoco e personaggio TV
Errico Porzio, maestro pizzaiolo in collaborazione con l’Accademia Nazionale Pizza Doc.
 

La manifestazione, oltre a tutte le attività scientifiche ed istituzionali, sarà arricchita da spazi di convivio e relazione, nell’ambito del giardino mediterraneo con la degustazione di tipicità della dieta mediterranea, spettacoli itineranti, musicali e di comicità, con molti gruppi di musica popolare proveniente da ogni parte di Italia.

Il DMED 2024 sarà l’occasione per andare oltre, per approfondire i temi legati all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU, per la cura e la salvaguardia del nostro Pianeta. In particolare, l’attenzione sarà posta sulla “Partnership”, uno dei cardini del programma di azione nonché una delle 5P alla base di ogni indicazione di crescita dell’Agenda 2030, insieme a “Persone”, “Pianeta”, “Pace”, “Prosperità”.

Durante la presentazione ufficiale dello scorso 14 maggio a Paestum erano presenti diverse istituzioni. Dapprima è intervenuto Giuseppe Coccorullo, Presidente del Parco del Cilento: “L’area del Parco del Cilento è il luogo in cui la dieta mediterranea è stata codificata e poi diffusa in tutto il mondo. Una manifestazione come il DMED è utile a valorizzare la nostra identità, la nostra cultura e le tante eccellenze che provengono dal nostro territorio. Per noi è motivo di orgoglio essere la terra da cui si è partiti per lanciare uno stile di vita sano, in linea con la salvaguardia dell’ambiente e con i tempi naturali delle stagioni. È fondamentale valorizzare la nostra identità e la nostra cultura per tramandarle alle future generazioni”. A seguire Gennaro Velardo Presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale: “Come Italia Ortofrutta Unione nazionale sosteniamo il Consorzio Edamus in questa importante iniziativa, in quanto il mondo dell’ortofrutta attraverso il DMED ha la possibilità di valorizzare l’enorme lavoro e la grande qualità delle produzioni agricole italiane. È un lavoro di promozione e valorizzazione che ci consente di celebrare l’attività agricola in tutti i suoi aspetti. Un patrimonio da tutelare assieme al rispetto per l’ambiente”. E ha concluso Tiziana D’Angelo Direttrice del Parco archeologico di Paestum e Velia: “Realizzare il salone della dieta mediterranea per raccontare lo stile di vita (δίαιτα) virtuoso nel cuore della Magna Grecia è una grande occasione per valorizzare il patrimonio storico ed archeologico dei parchi archeologici di Paestum e Velia. Attraverso la dieta mediterranea e il tema della partnership, focus dell’edizione di quest’anno, si determina l’incontro tra patrimoni Unesco, per promuovere cultura, benessere, tradizioni e storia millenaria”.

Sponsor tecnici di quest’anno che hanno riconosciuto nel Salone un valore per la valorizzazione dei propri brand sonoi Paolozza Arredamenti e grandi impianti con il supporto di Angelo Po Grandi cucine, De Luca Attrezzature per la ristorazione con il supporto di Zwilling Ballarini ed Industria Grafica FG.

Novità per la comunicazione di questa edizione saranno Radio Dmed e DmedTv che racconteranno l’evento in diretta. Radio Dmed, la radio del Salone della Dieta Mediterranea, sarà una postazione radio dedicata per raccontare in diretta gli appuntamenti, le curiosità e tutti gli eventi del DMED 2024. Radio DMED si avvarrà della direzione di Lucio Rossomando di RadioRcs75, in collaborazione con Radio Club91, Radio One, Canale 100, Radio Crt, Radio Potenza Centrale e TeleOne16.
Autore: La Redazione 26 febbraio 2025
Nel settore della ristorazione, affidarsi a fornitori di attrezzature professionali di alta qualità è essenziale per garantire efficienza, sicurezza e prestazioni ottimali. Arte Bar, azienda con sede in Via Roveggia 128, Verona - è un punto di riferimento per bar, ristoranti e strutture ricettive che cercano soluzioni innovative e affidabili per il proprio business. Eccellenza e Innovazione al Servizio dei Professionisti Arte Bar offre una vasta gamma di impianti e attrezzature per la ristorazione, selezionati tra i migliori marchi del settore. Ogni soluzione è studiata per ottimizzare il lavoro in cucina e migliorare l’esperienza del cliente, garantendo il massimo delle prestazioni con un focus su innovazione, design e affidabilità. L’ampia offerta include: • Macchine da caffè professionali, per un’estrazione perfetta e costante. • Forni, piani cottura e friggitrici professionali, per garantire cotture precise ed efficienti. • Sistemi di refrigerazione e conservazione, per il mantenimento ottimale degli alimenti. • Macchinari per la preparazione degli alimenti, come impastatrici, cutter e frullatori industriali. • Lavastoviglie e sistemi di lavaggio professionale, per garantire igiene e praticità nel servizio. Un Servizio Completo: Dalla Consulenza all’Assistenza Tecnica Arte Bar non si occupa solo della vendita di attrezzature, ma offre un servizio completo di consulenza, progettazione e assistenza tecnica. Un team di esperti supporta i clienti nella scelta delle soluzioni più adatte alle loro esigenze, progettando impianti su misura e garantendo installazioni precise e funzionali. Grazie alla presenza di tecnici qualificati, l’azienda assicura anche manutenzione programmata e interventi tempestivi, riducendo i tempi di fermo e assicurando sempre il massimo dell’efficienza operativa. I Migliori Marchi del Settore Arte Bar collabora con brand rinomati, tra cui Angelo Po, Meiko, Robot Coupe, Brema, Imesa, Hoonved e Fimar, sinonimo di qualità e innovazione nel mondo della ristorazione professionale. L'obiettivo è fornire ai clienti attrezzature affidabili e performanti, capaci di migliorare la produttività, ridurre i costi operativi e semplificare le operazioni quotidiane, sempre con un'attenzione particolare alla sicurezza e alla sostenibilità. Un Partner di Fiducia per il Successo della Ristorazione Scegliere Arte Bar significa affidarsi a un’azienda che mette al centro innovazione, qualità e assistenza su misura. Grazie a una profonda conoscenza del settore e a collaborazioni con i migliori brand, ogni cliente può contare su soluzioni affidabili, performanti e durature, capaci di migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare i costi. Dalla prima consulenza alla realizzazione del progetto, fino alla manutenzione continua, Arte Bar è il partner ideale per chi punta all’eccellenza nella ristorazione. Perché dietro ogni grande cucina, c’è sempre una grande squadra e le attrezzature giuste per trasformare le idee in successi.
Autore: Maria Giovanna Labruna 25 febbraio 2025
Uno dei punti di forza di Casa Sanremo 2025 è stato senza dubbio il Roof, l’esclusivo ristorante realizzato in collaborazione con Gambero Rosso, che ha offerto un’esperienza culinaria di altissimo livello. Qui si sono dati appuntamento personaggi di spicco come Carlo Conti, il Maestro Vessicchio, Gabriele Corsi, Max Giusti e molti altri, gustando piatti che hanno esaltato la territorialità e la qualità della cucina italiana. L’attenzione ai dettagli e alla selezione delle eccellenze gastronomiche ha reso il Roof un luogo di ritrovo imperdibile, contribuendo al successo della manifestazione. I NUMERI DEL SUCCESSO Grande soddisfazione per la diciottesima edizione appena conclusa Incontri, talk, conferenze, musica live, cultura: due settimane di eventi da record Russolillo: “L’esperienza a Casa Sanremo non va raccontata, ma vissuta. Da protagonisti.” Sanremo, 18 febbraio 2025 – Tempo di bilanci a Casa Sanremo Bazr, che, dopo due settimane di attività, può guardare con piena soddisfazione ai risultati ottenuti. Nel variegato palinsesto proposto, hanno trovato spazio presentazioni, format televisivi, conferenze, incontri, spettacoli, collaborazioni esclusive e, ovviamente, tanta musica. "Riassumere le emozioni e le soddisfazioni che ci ha regalato la diciottesima edizione di Casa Sanremo in poche righe sarebbe sterile e riduttivo. L’esperienza a Casa Sanremo non va raccontata, ma vissuta. Da protagonisti. Grazie a tutti quanti hanno lavorato accanto a me, con infinita passione e grande competenza." — Vincenzo Russolillo, Presidente di Casa Sanremo. I NUMERI DELL’EDIZIONE 2025 I numeri parlano da soli: 80mila accessi, oltre 10mila pass richiesti, tantissimi artisti, cantanti, volti noti dello spettacolo e della tv che hanno lasciato la propria firma sul mitico muro blu. Guardando al palinsesto televisivo, quasi raddoppiate rispetto al passato le ore di diretta, per un totale di quasi 200 ospiti. Grande successo per i format quotidiani: L’Italia in Vetrina, condotto da Grazia Serra, dedicato alle Eccellenze italiane; Buongiorno Sanremo, la trasmissione del mattino condotta da Savino Zaba; Studio News, a cura di Patrizia Barsotti in collaborazione con Askanews; Le pagelle di Max, condotto da Max Corfini, nato dalla collaborazione tra Rai Italia, RaiNews24, RaiNews.it e Rai Italy. Anche la radio ha avuto un ruolo centrale, con oltre 100 ore di diretta fra Radio Casa Sanremo, Radioimmaginaria, Radio Rai 1 e Radio Tutta Italiana. L’innovativa Piazza Marconi, una delle novità del 2025, ha accolto 14 emittenti radiofoniche. Il salotto letterario Casa Sanremo Writers ha ospitato oltre 80 presentazioni con Maurilio Giordana e 30 eventi speciali, coinvolgendo giornalisti di spicco come Grazia Serra, Maurilio Giordana e Viridiana Myriam Salerno. Grande attenzione anche per il Concorso Letterario, con due sezioni giudicate da Laura Delli Colli e Lino Guanciale. L’area Underground ha dato spazio a 400 giovani talenti, mentre la sezione Performer ha visto esibirsi 1500 ballerini. Per The Club, oltre 30 artisti tra Dj e Dance Singer hanno animato le notti di Casa Sanremo. Casa Sanremo Invest ha accolto 500 investitori, una startup competition con 45 giurati e 10 startup premiate. L’area The Comfort Zone, in collaborazione con CSEN, ha erogato 130 prestazioni. Uno spazio esclusivo è stato dedicato a Bazr, con uno studio radiofonico e trasmissioni in diretta durante la settimana del Festival, diventando un punto di incontro per artisti, conduttori e personaggi del mondo dello spettacolo. GLI EVENTI E I PROTAGONISTI Tra gli eventi di maggiore rilievo: NextGen Legality by Nextenne, un focus sulla legalità con la partecipazione di 6 procuratori e ospiti d’eccezione come Nicola Gratteri e Nino Di Matteo; Talk con il Ministero della Salute e Regione Liguria, che ha visto protagonisti il Ministro della Salute Schillaci, il DG Rai Roberto Sergio e Carlo Conti; Amnesty International Italia, per celebrare i 50 anni della Ong in Italia; Save the Children, con un evento dedicato; L’incontro con Noa e Mira Awad, alla vigilia della loro esibizione con “Imagine”; Omaggio a Massimo Cotto, con la moglie Chiara Buratti; I festeggiamenti per i 38 anni di “Bamboleo” con Pablo Reyes. I PREMI Vincenzo Russolillo, Presidente di Casa Sanremo, ha consegnato tre importanti riconoscimenti: Soundies Awards ad Achille Lauro per il miglior videoclip con Incoscienti giovani; Premio alla Carriera al Premio Oscar Vittorio Storaro; Premio Eccellenza Italiana a Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura. Il premio "Miglior spot sociale per i giovani" è stato assegnato ad Anas per lo spot "Quando sei alla guida tutto può aspettare".
Autore: Camilla Gemma 25 febbraio 2025
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, Iginio Massari Alta Pasticceria presenta due specialità in edizione limitata, pensate per omaggiare la femminilità con eleganza e raffinatezza. Si tratta di creazioni destinate a regalare un'esperienza sensoriale unica che unisce gusto, innovazione e tradizione attraverso il linguaggio universale dell'alta pasticceria. Le "Praline 8 Marzo" si vestono di nuova luce con un abbinamento sofisticato di sapori: cioccolato bianco con ganache al limoncello, per un tocco agrumato e avvolgente, cioccolato bianco con ganache al frutto della passione, per un gusto esotico e raffinato. Disponibili in confezioni da 9 e 16 pezzi, in edizione limitata, le speciali praline saranno acquistabili fino a esaurimento su iginiomassari.it e nei prossimi giorni direttamente nelle Pasticcerie e nei Pop-Up Store Iginio Massari Alta Pasticceria. A completare l'offerta per la Giornata Internazionale della Donna, le "Gelatine 8 Marzo" presentano un bouquet di gelée ispirate ai fiori simbolo di questa celebrazione: Mimosa, con il suo profumo delicato e inconfondibile, Violetta, dal gusto intenso e floreale, Rosa, per una dolcezza raffinata e avvolgente. Anche le Gelatine 8 Marzo saranno disponibili in confezioni da 9 e 16 pezzi, acquistabili fino ad esaurimento su iginiomassari.it e nei prossimi giorni direttamente nelle Pasticcerie e nei Pop-Up Store Iginio Massari Alta Pasticceria.
Autore: Chef Gregori Nalon 22 febbraio 2025
Se c’è un dolce che rappresenta al meglio il Carnevale di Venezia, sono senza dubbio le fritole veneziane. Piccole, tonde e irresistibilmente fragranti, queste frittelle sono una vera e propria icona della Serenissima durante il periodo di festa. Il loro sapore inconfondibile, arricchito da uvetta e spesso da pinoli, è un richiamo alla tradizione secolare della città lagunare. Un po’ di storia: dalle botteghe ai giorni nostri Le fritole veneziane hanno origini antiche, risalenti al XVI secolo, quando erano il dolce più amato dai veneziani e venivano vendute per strada dai "fritoleri". Questo mestiere era così importante che nel 1600 venne istituita addirittura una corporazione dei fritoleri, i quali tramandavano la ricetta di generazione in generazione. Le fritole venivano preparate su grandi banchi e vendute in tutta la città, diventando così il dolce ufficiale del Carnevale di Venezia. Gli ingredienti e la preparazione tradizionale La ricetta originale prevede un impasto semplice ma ricco di gusto. Gli ingredienti principali sono: Farina Uova Lievito di birra Latte Zucchero Uvetta e pinoli (a seconda delle preferenze) Un pizzico di grappa o rum per esaltare il sapore L’impasto viene lavorato fino a ottenere una consistenza densa e omogenea e lasciato lievitare per circa un’ora e mezza. Una volta pronto, viene prelevato a cucchiaiate e fritto in abbondante olio bollente fino a quando le frittelle non diventano dorate e gonfie. Il tocco finale? Una generosa spolverata di zucchero semolato—proprio come nella ricetta tradizionale—anche se oggi molti preferiscono il più raffinato zucchero a velo. Varianti e golose interpretazioni Sebbene la versione classica preveda solo uvetta, nel tempo le fritole veneziane hanno conosciuto alcune varianti altrettanto deliziose. Alcune delle più popolari includono: Fritole ripiene: farcite con crema pasticcera, zabaione o crema al cioccolato, per una versione ancora più golosa. Fritole senza uvetta: per chi preferisce una consistenza più neutra e semplice. Fritole alla zucca: un'alternativa più leggera e profumata, dove la zucca viene aggiunta all’impasto per un sapore più dolce e aromatico. Il dolce simbolo del Carnevale veneziano Passeggiando per Venezia nel periodo del Carnevale, è impossibile non essere avvolti dal profumo irresistibile delle fritole appena fritte. Che siano vendute nelle pasticcerie storiche o nei banchetti allestiti per l’occasione, le fritole rappresentano un vero e proprio rito di passaggio gastronomico per chiunque visiti la città in questo periodo. Croccanti fuori e morbide dentro, dolci ma mai stucchevoli, le fritole veneziane sono un viaggio nella storia e nei sapori autentici della Serenissima. Se non avete ancora avuto il piacere di assaggiarle, il Carnevale è il momento perfetto per farlo !
Autore: Maria Giovanna Labruna 21 febbraio 2025
Il Carnevale in Italia è sinonimo di allegria, maschere e soprattutto di una ricca tradizione dolciaria. Tra i protagonisti indiscussi di questa festività spiccano dolci fritti conosciuti con nomi diversi a seconda della regione: bugie, chiacchiere, crostoli, frappe, galani e molti altri. Ma da dove derivano questi nomi e quali sono le origini di queste prelibatezze? Origini antiche e tradizioni regionali La storia di questi dolci affonda le radici nell'antica Roma. Durante i Saturnali, festività che celebravano la fine dell'anno, si preparavano i "frictilia", dolci fritti nel grasso di maiale a base di uova e farina di farro, poi cosparsi di miele. Questa tradizione è proseguita nel corso dei secoli, evolvendosi e adattandosi alle diverse culture regionali italiane. Una varietà di nomi per lo stesso dolce L'Accademia della Crusca evidenzia come questi dolci siano conosciuti con nomi differenti in quasi ogni regione d'Italia. Ecco una panoramica: Chiacchiere: termine diffuso in Lombardia, parte dell'Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Bugie: utilizzato in Piemonte e Liguria. Crostoli: nome comune in Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Frappe: prevalente nel Lazio e in alcune zone delle Marche. Galani: tipico del Veneto, in particolare nelle zone di Venezia, Padova e Verona. Cenci: usato in Toscana. Sfrappole: termine bolognese. Lattughe: diffuso nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Questa varietà di denominazioni testimonia la ricchezza e la diversità culturale del nostro Paese, dove tradizioni culinarie si intrecciano con dialetti e usanze locali. La ricetta base e le sue varianti Nonostante i diversi nomi, la ricetta di base di questi dolci rimane simile: un impasto semplice di farina, uova, zucchero e un componente alcolico come grappa o vino bianco. L'impasto viene steso in sfoglie sottili, tagliato in strisce e poi fritto fino a diventare dorato e croccante. Una volta raffreddati, i dolci vengono spolverati con zucchero a velo. Esistono anche varianti regionali che prevedono l'aggiunta di ingredienti specifici o metodi di preparazione differenti. Ad esempio, in alcune zone si utilizza il miele al posto dello zucchero a velo, mentre in altre si aggiungono aromi come la scorza di limone o l'acqua di fiori d'arancio. Un dolce che unisce l'Italia Nonostante le differenze regionali, questi dolci rappresentano un elemento unificante della tradizione culinaria italiana durante il Carnevale. La loro diffusione capillare e le molteplici denominazioni sono testimonianza di come una semplice ricetta possa essere reinterpretata in modi diversi, mantenendo però intatto lo spirito festoso e conviviale che caratterizza questa ricorrenza. In conclusione, che le chiamiate bugie, chiacchiere, crostoli, frappe o galani, questi dolci sono l'emblema di una tradizione che attraversa l'Italia da nord a sud, portando con sé storia, cultura e, soprattutto, il piacere della condivisione.
Autore: La Redazione 21 febbraio 2025
Durante la penultima puntata di MasterChef Italia 14, un momento inaspettato ha commosso il pubblico. La concorrente Mary ha confessato di provare timore nei confronti dello chef Antonino Cannavacciuolo, ammettendo di non riuscire nemmeno a guardarlo negli occhi. «Chef, mi fa paura», ha sussurrato Mary con voce emozionata. Di fronte a questa rivelazione, Cannavacciuolo, noto per la sua imponente presenza ma anche per il suo lato umano, è rimasto visibilmente turbato. «Me lo potevi dire prima», ha risposto con sincerità, per poi abbracciare la concorrente in un gesto di conforto e comprensione. Il momento ha rivelato un lato più intimo del talent culinario, dove la competizione spesso mette i concorrenti sotto forte pressione. La tensione di voler dimostrare il proprio valore in cucina, unita alla personalità autorevole dei giudici, può creare emozioni contrastanti nei partecipanti. L’abbraccio tra Cannavacciuolo e Mary ha rappresentato un momento di empatia e sostegno, dimostrando che dietro il rigore della competizione ci sono anche comprensione e umanità. Un episodio che ha reso questa edizione di MasterChef Italia ancora più intensa e coinvolgente per il pubblico. FOTO WED
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