tutti i diritti riservati | 
LaGazzettaDelFood © 2020


Autore: La Redazione 27 marzo 2025
Recentemente, il compartimento formazione della Nazionale Italiana Cuochi ha visto un incontro illuminante tra lo chef Domenico Di Bella e i giovani talenti dell'Istituto Alberghiero “Tre Croci” di Villa San Giovanni. Questa giornata ha rappresentato un'importante opportunità per i futuri chef, offrendo loro spunti e conoscenze preziose per avvicinarsi al mondo delle competizioni culinarie. Lo chef Di Bella, noto per la sua passione e dedizione alla cucina italiana, ha condiviso la sua vasta esperienza e il suo know-how con gli studenti. La sua carriera, costellata di successi e riconoscimenti, è un esempio di come la formazione professionale e l'impegno siano fondamentali per emergere nel settore gastronomico. Con il suo approccio pratico e diretto, ha saputo ispirare i giovani partecipanti, trasmettendo l'importanza di affinare le proprie tecniche e di affrontare le sfide con determinazione. Durante l'incontro, Di Bella ha enfatizzato l'importanza della formazione continua per i giovani chef. In un settore in continua evoluzione come quello della ristorazione, rimanere aggiornati sulle ultime tendenze, tecniche e ingredienti è cruciale. La competizione, sia a livello locale che internazionale, richiede non solo abilità culinarie ma anche creatività e capacità di innovare. Gli studenti hanno avuto l'opportunità di porre domande, ricevere feedback sui loro progetti e apprendere da un professionista del calibro di Di Bella, un'esperienza che arricchisce il loro percorso formativo. La giornata è stata caratterizzata da dimostrazioni pratiche e discussioni stimolanti, creando un ambiente di apprendimento dinamico e interattivo. I giovani chef hanno potuto osservare da vicino le tecniche di preparazione e presentazione dei piatti, apprendendo l'importanza della qualità degli ingredienti e del rispetto per la tradizione culinaria italiana. In conclusione, l'incontro con Domenico Di Bella ha rappresentato un momento cruciale per gli studenti dell'Istituto Alberghiero “Tre Croci”, offrendo loro una visione chiara e motivante delle opportunità future nel mondo della cucina. La formazione è la chiave per sviluppare talenti e preparare i giovani chef ad affrontare le sfide del settore. Eventi come questo non solo arricchiscono il curriculum formativo degli studenti, ma fungono anche da ponte tra la teoria e la pratica, preparando la prossima generazione di professionisti a lasciare il loro segno nella gastronomia italiana e oltre.
Autore: Teresa De Petro 27 marzo 2025
Colazione sempre più ‘salata’ per i pugliesi costretti a pagare oltre il 40% in più già al risveglio, per l’impatto del caro prezzi dal caffè al latte intero, dal latte scremato al burro, con i prezzi del cibo che si infiammano per effetto delle tensioni internazionali sul commercio e sulle quotazioni, ma anche di fenomeni speculativi. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della giornata nazionale del caffè espresso italiano, sulla base dei dati dell’Osservatorio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che conferma il trend in crescita dei prezzi negli ultimi quattro anni, con gli aumenti più marcati per il caffè tostato a livello nazionale che si sono verificati proprio a Bari (+32%) dal 2021 ad oggi. Ma analizzando i dati del 2022 messi a raffronto con le rilevazioni odierne del MIMIT di beni e servizi di largo consumo (quotazioni medie), la situazione è ancora più critica, con aumenti – spiega Coldiretti Puglia - nella città capoluogo di regione che vanno dal +46% del caffè al +26% del latte intero, dal +47% per il latte scremato fino a +57% per il burro. La situazione di difficoltà alimenta il rischio – sottolinea la Coldiretti regionali – che i consumatori facciano sempre più acquisti di cibo low cost nei discount alimentari, per la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Le famiglie – sottolinea la Coldiretti Puglia – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Ma con la diminuzione delle quantità acquistate a causa del caro prezzi si cerca anche di fare più attenzione agli sprechi, razionalizzando i consumi. Dalla cucina degli avanzi alla doggy bag al ristorante, dal ritorno della gavetta in ufficio agli orti sul balcone, dalla lista della spesa per non farsi tentare dagli acquisti di impulso fino allo sguardo più attento alla data di scadenza secondo la Coldiretti sono solo alcune delle strategie adottate dagli italiani per salvare i bilanci familiari. Ma è uno scenario amaro anche per gli allevatori e le loro mucche da latte – spiega Coldiretti Puglia – con l’esplosione dei costi di produzione, per cui è sos nelle stalle per l’alimentazione degli animali, con la siccità che ha azzerato la produzione di foraggio, ma si è dimezzata anche la produzione di mais in Italia negli ultimi 20 anni a causa dei costi di produzione, dei cambiamenti climatici e delle importazioni dall’estero che espongono gli allevatori alle conseguenze delle tensioni internazionali. Il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri al Decreto legislativo di riforma delle accise, che ha mantenuto l’attuale regime per il carburante usato in agricoltura, è un atto importante per garantire la produzione alimentare e sostenere gli agricoltori colpiti dall’esplosione dei costi legati alle guerre e alla difficile situazione internazionale, evitando un aumento dei prezzi al consumo che si rifletterebbe sulla spesa delle famiglie. Per Coldiretti la misura approvata in CdM e concordata tra il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo accoglie le richieste della principale organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, proprio quando i prezzi del gasolio agricolo sono aumentati del 22% rispetto a prima della guerra in Ucraina, secondo un’analisi del Centro Studi Divulga, determinando i contemporanei incrementi degli altri fattori di produzione, per cui il provvedimento va a sostenere gli sforzi delle imprese agricole e della pesca di continuare a garantire gli approvvigionamenti alimentari in un momento delicato. Foto Google
Autore: Maria Giovanna Labruna 27 marzo 2025
Oggi, con il cuore colmo di orgoglio e passione, l a Nazionale Italiana Macellai, capitanata dal Presidente Francesco Camassa, si prepara a scrivere un capitolo storico nella tradizione culinaria italiana. La squadra, composta dai migliori macellai del paese, partirà per i Campionati Mondiali di Macelleria a Parigi, un evento prestigioso che celebra l'eccellenza gastronomica e la maestria artigianale. I Campionati Mondiali di Macelleria, che si svolgono ogni due anni, riuniscono i migliori professionisti del settore provenienti da tutto il mondo. La competizione non è solo un'opportunità per dimostrare abilità tecniche, ma è anche un palcoscenico per esaltare le tradizioni culinarie di ogni nazione. L'Italia, con la sua ricca storia gastronomica, ha sempre avuto un ruolo di primo piano in questo contesto. La macelleria italiana non è solo un mestiere, ma un'arte che richiede dedizione, conoscenza e rispetto per gli ingredienti. Sotto la guida esperta di Francesco Camassa, la Nazionale Macellai è pronta a sfidare i migliori del mondo. Ogni membro del team porta con sé una storia unica e una passione ineguagliabile. I coltelli affilati non sono solo strumenti di lavoro, ma estensioni delle loro mani, capaci di trasformare la carne in opere d’arte gastronomiche. Ogni taglio è un tributo alla tradizione e alla cultura culinaria italiana, un modo per onorare il passato mentre si guarda al futuro. La partecipazione a questo evento internazionale non è solo una competizione, ma un vero e proprio orgoglio nazionale. Rappresentare l'Italia a Parigi significa portare in scena la nostra identità culinaria, fatta di sapori autentici, tecniche raffinate e una passione che ci contraddistingue. La Nazionale Macellai non è solo un gruppo di professionisti, ma un ambasciatore della cultura gastronomica italiana, pronta a conquistare il palcoscenico mondiale. Con il sostegno di tutta la comunità italiana, la Nazionale Macellai è determinata a brillare ai Campionati Mondiali. Ogni sfida sarà affrontata con determinazione, e ogni successo sarà un passo verso la valorizzazione dell'arte della macelleria nel panorama culinario globale. L'Italia è pronta a dimostrare che la passione e la tradizione possono portare a risultati straordinari. In bocca al lupo alla Nazionale Italiana Macellai! Che la vostra avventura a Parigi sia un viaggio di successi e soddisfazioni, un trionfo dell'arte culinaria che continua a ispirare e unire le generazioni. Forza Italia! La Gazzetta del Food Live Foto Social Nazionale Iataliana Macellai
Autore: La Redazione 25 marzo 2025
Polo Grandi Cucine rappresenta un'eccellenza nel settore dell'arredamento e delle attrezzature per la ristorazione, portando avanti una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Grazie a un approccio che privilegia le esigenze del cliente, l'azienda si distingue per la sua capacità di integrare le migliori aziende del settore, offrendo soluzioni su misura per ogni tipo di attività. La forza di Polo Grandi Cucine risiede nella sua libertà di scelta. Non essendo vincolata a nessun fornitore specifico, l'azienda è in grado di consigliare i materiali e le attrezzature più adatti in base agli obiettivi e al budget di ciascun cliente. Questo approccio consente a Polo Grandi Cucine di tenere conto delle variabili di mercato, come prezzi e qualità, per garantire ai propri clienti le opzioni più vantaggiose. Collaborazione con i Migliori Fornitori Polo Grandi Cucine collabora con una rete selezionata di fornitori rinomati, che offrono una vasta gamma di prodotti, dal design elegante e funzionale alle attrezzature più innovative. Questa sinergia permette di offrire ai clienti soluzioni personalizzate che rispondono alle specifiche esigenze del loro business, migliorando l'efficienza e l'estetica degli spazi ristorativi. In un settore in continua evoluzione come quello della ristorazione, Polo Grandi Cucine si propone come un partner affidabile, capace di coniugare tradizione e innovazione. Con un servizio dedicato e una vasta gamma di opzioni, l'azienda si impegna a trasformare le idee dei clienti in realtà, assicurando un risultato finale che sia all'altezza delle aspettative.
Autore: Maria Giovanna Labruna 25 marzo 2025
La fiera iMEAT2025 ha avuto l'onore di ospitare una figura leggendaria nel mondo della macelleria: Dario Cecchini, l'ottava generazione di una famiglia di macellai toscani. Il suo arrivo è stato accolto con entusiasmo da una folla di appassionati e fan, desiderosi di incontrare il "macellaio filosofo" che ha rivoluzionato il concetto di macelleria artigianale. Ma a rendere ancora più speciale la sua partecipazione è stato l’incontro con Luca Codaro , ideatore e fondatore della fiera. Il calore dell’accoglienza non si è limitato solo al pubblico, ma anche al legame di stima e rispetto tra i due, che condividono una visione comune di valorizzazione delle tradizioni culinarie italiane. Luca Codaro ha accolto Dario Cecchini come una vera e propria star del settore, un simbolo di qualità e passione, e ha sottolineato quanto sia importante avere alla fiera un maestro come lui, che rappresenta non solo la macelleria toscana, ma l'eccellenza e la filosofia della carne di alta qualità, lavorata con amore e rispetto. Durante la fiera, Dario ha avuto l'opportunità di ritrovare vecchi amici, tra cui lo c hef Gregori Nalon, con il quale ha condiviso momenti e aneddoti legati al mondo della gastronomia. La sua presenza ha attirato l'attenzione di numerosi colleghi macellai, con i quali ha condiviso storie e esperienze, sottolineando l'importanza della tradizione e della qualità nel settore. La filosofia di Dario Cecchini si basa su principi di rispetto, sostenibilità e valorizzazione di ogni parte dell'animale. Cresciuto in una famiglia con una tradizione di 250 anni nella macelleria, Dario ha sempre enfatizzato l'importanza di utilizzare ogni parte dell'animale, riducendo gli sprechi e celebrando la cultura culinaria toscana. Nel 2006, ha aperto il suo primo ristorante, Solociccia, unendo la macelleria alla cucina e offrendo ai clienti un'esperienza completa che celebra la carne in tutte le sue forme. La sua filosofia si basa sul concetto che "se l'animale ha avuto una vita libera, con cibo buono e spazi per pascolare, con una macellazione onesta, la qualità della carne si esprime in tutto l'animale, 'dal naso alla coda'". La presenza di Dario Cecchini alla fiera iMEAT2025 sottolinea l'importanza della valorizzazione del territorio e delle tradizioni culinarie local i. La sua dedizione nel promuovere la cultura gastronomica toscana e nel rispettare le pratiche sostenibili nella macellazione contribuisce a mantenere viva l'identità culturale e culinaria della regione. La sua filosofia ispira altri professionisti del settore a seguire l'esempio, creando una rete di macellai e chef che lavorano insieme per promuovere la qualità e l'autenticità dei prodotti. La partecipazione di Dario Cecchini a iMEAT2025 è stata un'opportunità per celebrare la tradizione, l'innovazione e la passione che caratterizzano la macelleria artigianale italiana, rafforzando il legame tra produttori, professionisti e appassionati del settore.
Autore: Maria Giovanna Labruna 25 marzo 2025
La vincitrice della Miglior Coppa/Capocollo di iMEAT2025 , una delle fiere più prestigiose dedicate alla salumeria artigianale: è Macelleria Giulia. Un riconoscimento che celebra il connubio perfetto tra passione, esperienza e qualità. La macelleria, nota per l'attenzione ai dettagli e la cura del prodotto, ha conquistato la giuria grazie a un capocollo che esprime appieno le tradizioni culinarie italiane, un prodotto che racconta una storia di sapori autentici e radicati nel territorio. Il Giudizio della Giuria ONAS La giuria, composta dall' ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi), è una delle autorità più rispettate nel panorama nazionale per la valutazione della qualità dei salumi. Gli esperti ONAS si sono distinti per il loro approccio rigoroso e meticoloso, esaminando con attenzione ogni aspetto del prodotto: dalla materia prima alla lavorazione, fino al processo di stagionatura. La vittoria di Macelleria Giulia è un chiaro segno della qualità che contraddistingue il loro lavoro, nonché della capacità di rispondere ai criteri elevati posti da questa commissione altamente qualificata. L'importanza di iMEAT: Un Palcoscenico per il Territorio La fiera iMEAT2025 rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il settore della salumeria artigianale, non solo per la sua capacità di attrarre produttori e appassionati da tutta Italia, ma anche per il ruolo che svolge nella valorizzazione del territorio. In un contesto in cui la tradizione culinaria e la qualità dei prodotti locali sono sempre più al centro dell'attenzione, eventi come iMEAT offrono una vetrina di alto livello per le eccellenze gastronomiche regionali. La manifestazione permette di mettere in luce i produttori che, come Macelleria Giulia, lavorano ogni giorno per preservare e tramandare le ricette autentiche, utilizzando materie prime locali e rispettando le metodologie tradizionali. La qualità e la passione che caratterizzano i salumi premiati a iMEAT2025 non sono solo il risultato di tecniche di lavorazione avanzate, ma anche della stretta connessione con il territorio, che si riflette nei sapori e nei profumi dei prodotti. In questo modo, la fiera contribuisce non solo alla promozione della salumeria artigianale, ma anche alla valorizzazione delle eccellenze gastronomiche regionali, aiutando a mantenere viva la cultura alimentare italiana. Macelleria Giulia, che ha saputo conquistare la giuria con il suo capocollo, simbolo di un impegno quotidiano a favore della qualità e della tradizione. Un premio che celebra il lavoro fatto con amore e rispetto per il mestiere e per il nostro patrimonio culinario.
Autore: La Redazione 24 marzo 2025
È in corso la Giornata Europea del Gelato Artigianale, l'evento ufficiale riconosciuto dal Parlamento Europeo che celebra uno dei dolci più amati al mondo. Oggi, 24 marzo 2025, il mondo intero si unisce per omaggiare il gelato artigianale, con un focus speciale sul gusto dell’anno: "Hallelujah", un sapore che rende omaggio al Giubileo con un’esperienza sensoriale unica e simbolica. Un Gusto Speciale per il Giubileo Il gusto "Hallelujah" è stato creato dal maestro Vincenzo Squatrito della gelateria Ritrovo Orchidea di Oliveri (ME) ed è una combinazione perfetta di gianduia, nocciole tostate e un variegato di cioccolato puro. Un’interpretazione raffinata e golosa, che racconta la tradizione artigianale italiana con una delicata nota simbolica di speranza e celebrazione del Giubileo. La sua selezione, che ha vinto il concorso Artglace al SIGEP WORLD 2025, rappresenta una fusione tra qualità, tradizione e innovazione. La Giornata Europea del Gelato Artigianale è un’occasione unica per celebrare la cultura del gelato artigianale, che oggi è protagonista in tutte le principali città europee. Il gelato "Hallelujah" è disponibile nelle gelaterie aderenti all'iniziativa, e le versioni rivisitate dai maestri gelatieri di tutta Europa promettono di offrire nuove e sorprendenti varianti di questo gusto speciale. Il 23 marzo, l’inizio delle celebrazioni ha avuto luogo a Piazza Risorgimento, nei pressi di San Pietro, dove pellegrini e turisti hanno potuto assaporare il gelato, contribuendo anche a una raccolta fondi benefica. Una vera e propria festa di solidarietà e condivisione, che ha dato il via alla grande festa del gelato artigianale. Anche quest’anno Gambero Rosso è partner ufficiale dell'iniziativa, coinvolgendo le gelaterie della Guida Gelaterie d’Italia nella preparazione del Gusto dell’Anno. La collaborazione con questo rinomato nome della gastronomia italiana assicura che ogni gelato preparato sia un’autentica esperienza di eccellenza. Un'Esperienza da Non Perdere Il Gelato Day 2025 è ancora in corso, e non perdere l’occasione di assaporare il gusto "Hallelujah" nella tua gelateria di fiducia. Ogni cucchiaio racconta una storia di passione, tradizione e qualità, in un viaggio sensoriale che celebra l’arte del gelato artigianale. Partecipa anche tu a questa straordinaria celebrazione di sapori e cultura!
Autore: Maria Giovanna Labruna 24 marzo 2025
Un evento che ha saputo conquistare il pubblico, celebrando la maestria nella lavorazione della carne e l'innovazione culinaria delle ristomacellerie. La Gara tra Ristomacellerie ha visto sfidarsi i migliori artigiani del gusto, in una competizione che ha messo in risalto la qualità e la creatività della cucina a base di carne. Il vincitore indiscusso della giornata è stato Mauro Aiello di Maurone Brace Primordiale Quinto Quarto Macelleria & Cucina , che ha conquistato i giudici con una proposta inconfondibile, una vera e propria sinfonia di sapori e tecniche. Le ristomacellerie in gara hanno dato prova di talento e passione, presentando i loro cavalli di battaglia in un showcooking emozionante e ricco di energia. I giudici, una giuria d’eccezione composta dal giornalista Luca Bonaccini, da Michele Ruschioni, Founder di Braciamiancora, e da Matteo Villani, macellaio e chef, hanno avuto il compito arduo di scegliere i migliori, valutando non solo la qualità della carne, ma anche l’innovazione e la creatività dei piatti. In gara si sono sfidate realtà che hanno scritto la storia del settore, tra cui Calabrese Macelleria Braceria Enoteca, D'ALE Ristomacelleria, tutte pronte a dimostrare il proprio valore. A condurre e a rendere ancora più coinvolgente l'evento sono stati i due esperti di settore, Elisa Guizzo , specialista nella filiera della carne, e Donato Turba , macellaio e ristoratore, che hanno saputo arricchire l’esperienza con approfondimenti tecnici e racconti coinvolgenti. L’entusiasmo e la partecipazione del pubblico sono stati straordinari, con tante persone che hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino l'eccellenza del mondo delle ristomacellerie. Un evento che ha riscosso un grande successo, attirando l'attenzione di tutti gli appassionati della carne e della cucina innovativa. A fare da cornice a questo evento di grande prestigio, Luca Codaro, fondatore di iMeat, ha presenziato alla manifestazione, aggiungendo un tocco di prestigio e consolidando ulteriormente il valore dell'iniziativa. Un'incredibile celebrazione dell’arte della carne, un evento che ha esaltato non solo le tecniche tradizionali ma anche la continua ricerca dell’innovazione. Un successo che ha lasciato il segno! Foto Gazzetta del food Live e IMeat
Autore: Teresa De Petro 24 marzo 2025
L’invasione di olio extra Ue alimenta il rischio di frodi e inganni ai danni dei cittadini, con le esportazioni di olio di oliva dalla Tunisia che sono aumentare in quantità del 40,8% per raggiungere le 132.200 tonnellate dall’inizio della stagione della campagna fino alla fine di febbraio 2025. La denuncia arriva da Coldiretti Puglia, sulla base dei dati pubblicati dall’Osservatorio nazionale tunisino dell’agricoltura (Ongri), con la maggior parte delle esportazioni di olio d’oliva della Tunisia che è stata diretta al mercato europeo, pari al 59,4% del volume totale delle esportazioni, seguito dal Nord America (24%) e dall’Africa (9,5%). Da rilevare anche il crollo dei prezzi dell’olio tunisino, diminuiti del 54,9% a febbraio 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con variazioni che vanno da 8,5 dinari/kg (2,57 euro/kg) a 18,7 dinari/kg (5,6 euro/kg), a seconda della categoria, un ulteriore tassello – insiste Coldiretti Puglia – che impone di alzare la guardia contro la concorrenza sleale. L’Italia è stata il principale importatore di olio d’oliva tunisino, rappresentando il 31,4% delle quantità esportate durante i primi quattro mesi della stagione 2024/2025, seguita dalla Spagna (24%) e dagli Stati Uniti (19,4%). L ‘olio d’oliva confezionato ha rappresentato solo il 10,2% delle esportazioni, mentre le esportazioni sfuse hanno costituito il restante 89,8%. L’arrivo crescente di olio di oliva dalla Tunisia in Italia alimenta il rischio di frodi e inganni ai danni dei cittadini e fa crollare i prezzi del vero extravergine italiano, afferma la Coldiretti che denuncia la concorrenza sleale ed il rischio che venga “spacciato” come Made in Italy. A favorire le importazioni dalla Tunisia è anche l’accordo stipulato dalla Ue che prevede l’importazione annuale, nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre, di 56.700 tonnellate di oli vergini d’oliva, nella cui categoria merceologica sono compresi olio extravergine d’oliva, olio vergine d’oliva e olio lampante, senza applicazione di dazi doganali. L’obiettivo di chi acquista olio straniero è realizzare margini sempre più alti di profitto tramite speculazioni che mettono all’angolo i produttori nazionali e inondano i mercati di prodotto di bassa qualità. Un fenomeno che spinge ulteriormente il pericolo di frodi ai danni dei consumatori, contro i quali si sono peraltro intensificati i controlli delle forze dell’ordine, del Masaf e dell’Icqrf. Anche per questo lo scorso febbraio migliaia di agricoltori della Coldiretti hanno presidiato con decine di barche il porto di Civitavecchia in occasione dell’arrivo di una nave carica di prodotto estero. A questo proposito, il vicepresidente della Coldiretti e presidente di Unaprol David Granieri ha sollevato un punto critico relativo al Regolamento UE 2020/761, che disciplina l’importazione preferenziale di olio d’oliva dalla Tunisia. “E’ fondamentale garantire che l’olio importato rispetti gli stessi elevati standard di qualità e sicurezza che caratterizzano l’olio extravergine d’oliva europeo – sottolinea -. L’assenza di un controllo rigoroso sulla qualità e sulla provenienza dell’olio importato potrebbe compromettere la fiducia dei consumatori e mettere a rischio la reputazione dell’olio italiano, considerato uno dei migliori al mondo”. In risposta a questa situazione, Coldiretti e Unaprol chiedono la creazione di un Registro Telematico Unico europeo, simile al sistema italiano Sian.
Autore: Maria Giovanna Labruna 24 marzo 2025
Il primo giorno di iMEAT 2025 ha superato ogni aspettativa, testimoniando l'importanza e l'interesse per il settore della macelleria e della carne di qualità in Italia. La conferenza stampa, moderata da Luca Borghi , ha visto la partecipazione di figure di spicco come l' Onorevole Alessia Ambrosio , il fondatore di iMEAT, Luca Codato, e Maurizio Arosio di Federcarni. Il fondatore di iMEAT, Luca Codato, ha espresso grande entusiasmo per questa edizione della fiera, sottolineando come il successo del primo giorno sia la testimonianza dell'interesse crescente verso la qualità della carne e delle tradizioni locali. Codato ha affermato che iMEAT 2025 rappresenta un'opportunità unica per il settore della macelleria di mettere in mostra non solo i prodotti, ma anche le storie e le passioni che si celano dietro ogni taglio di carne. “Vogliamo celebrare la nostra cultura gastronomica e il lavoro degli allevatori e dei macellai italiani, che sono i veri protagonisti di questo evento,” ha dichiarato. Durante la conferenza, l'Onorevole Alessia Ambrosio ha elogiato l'iniziativa, evidenziando l'importanza di valorizzare il territorio italiano attraverso la promozione delle carni locali. Ha sottolineato come la carne di qualità non solo rappresenti un patrimonio gastronomico, ma anche un elemento fondamentale per lo sviluppo economico delle comunità rurali. “Investire nella valorizzazione dei nostri prodotti significa investire nel futuro delle nostre tradizioni e nella sostenibilità del nostro territorio,” ha affermato Ambrosio, incoraggiando tutti gli attori del settore a collaborare per creare sinergie che possano portare a una maggiore visibilità e riconoscimento delle eccellenze italiane. La fiera si configura così come un palcoscenico per mettere in luce le potenzialità del settore, dove innovazione e tradizione si uniscono per raccontare una storia di qualità. Le parole di Codato e Ambrosio risuonano forti, richiamando l'attenzione su quanto sia fondamentale sostenere e promuovere i prodotti locali per garantire un futuro prospero e sostenibile. L'evento ha registrato una grande affluenza, con un pubblico altamente interessato alle novità e alle tendenze del mercato. Gli stand, ricchi di prodotti tipici e innovazioni, hanno attirato l'attenzione dei visitatori, confermando la vitalità e la tradizione della macelleria italiana. iMEAT 2025 non è solo un evento commerciale, ma un'occasione per riflettere sulle radici della nostra cultura gastronomica, unendo produttori, consumatori e istituzioni in un dialogo profondo e costruttivo. Non vediamo l'ora di scoprire come questa edizione continuerà a ispirare e coinvolgere tutti gli attori del settore!
Autore: La Redazione 20 marzo 2025
Modena, 23-25 marzo 2025 – ModenaFiere si prepara a ospitare iMEAT, la fiera internazionale dedicata al mondo della carne, un evento imperdibile per professionisti, produttori e appassionati del settore. Questa manifestazione promette di essere una vetrina straordinaria, presentando attrezzature all'avanguardia, tecnologie innovative per la lavorazione della carne e una selezione di prodotti d'eccellenza che celebrano la tradizione gastronomica italiana e internazionale. Nel corso di tre giorni, i visitatori avranno l'opportunità di immergersi in un'esperienza unica, con aree dimostrative che metteranno in luce le più avanzate tecniche di cottura e preparazione. Esperti del settore e chef di fama mondiale si riuniranno per condividere le loro conoscenze e competenze, offrendo dimostrazioni dal vivo e workshop pratici. iMEAT non è solo un momento di confronto e aggiornamento, ma anche un'importante occasione per stimolare il networking tra aziende, professionisti e appassionati. Con un programma ricco di eventi e conferenze, la fiera si propone di affrontare le sfide attuali del settore, promuovendo un dialogo costruttivo sulle tendenze e le innovazioni del mercato della carne. Non perdere l'opportunità di essere parte di questo evento straordinario: iMEAT 2025 è pronto a diventare il punto di riferimento per il settore, unendo tradizione e innovazione in un'unica grande celebrazione della carne.
Autore: Redazione 20 marzo 2025
Milano, Galleria Vittorio Emanuele II – Un gruppo di attivisti di Ultima Generazione ha dato vita a una clamorosa protesta presso il ristorante di Carlo Cracco. L'azione, parte della campagna "Il Giusto Prezzo", ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sui costi eccessivi della ristorazione di alta gamma. I dimostranti hanno sollevato la questione dei prezzi, affermando che "un pasto costa quanto l'affitto di un mese", evidenziando così il divario crescente tra il costo della vita e l'accessibilità dei servizi alimentari. Durante la protesta, hanno chiesto al noto chef di introdurre un'iniziativa di "pasto sospeso" settimanale, per garantire che anche le fasce più vulnerabili della popolazione possano accedere a un pasto dignitoso. L'intervento, che ha attirato l'attenzione dei passanti e dei media, ha portato alla denuncia dei partecipanti da parte della Digos, sottolineando la crescente tensione tra attivismo sociale e norme di ordine pubblico. Ultima Generazione continua a portare avanti la sua battaglia per una maggiore giustizia economica, stimolando un dibattito necessario su temi di equità e sostenibilità.
Altri post
Share by: